Cosenza. Banca del latte: rinnovato il protocollo d’intesa tra Comune e Azienda Ospedaliera

Cosenza. Sono state 138 le donne che nell’ultimo anno hanno donato il loro latte materno alla Banca del latte “Galatea”, nata dal progetto del Centro Materno Infantile dell’Ospedale dell’Annunziata, grazie alla caparbietà della dottoressa Maria Pia Galasso, la pediatra neonatologa che dal 2005 ne è artefice e responsabile. 78, invece, i neonati pretermine, con peso inferiore a 1000 grammi, che, negli ultimi dodici mesi, sono stati alimentati con latte umano. Cifre non di poco conto cui si aggiungono i 462 litri di latte raccolto a domicilio. Risultati più che incoraggianti che hanno spinto l’Azienda Ospedaliera ed il Comune di Cosenza a rinnovare il protocollo d’intesa che era stato sottoscritto il 4 gennaio del 2011 e fondato essenzialmente sull’apporto della Polizia Municipale che, per un giorno a settimana, ha svolto un servizio di raccolta del latte a domicilio, sia nel territorio cittadino che fuori del capoluogo, ma entro una distanza di 50 chilometri. Questa mattina, la firma del nuovo accordo, i cui termini restano inalterati, nel salone del Consiglio comunale, presenti per il Comune l’assessore alla Solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa e il Comandante della Polizia Municipale Giampiero Scaramuzzo e, per l’Azienda Ospedaliera il direttore generale, avvocato Paolo Maria Gangemi, la responsabile della Banca del latte umano donato, dottoressa Maria Pia Galasso e la dirigente facente funzioni dell’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva, dottoressa Mariella Lucente. “Con il protocollo d’intesa che abbiamo inteso rinnovare – ha detto l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa – si aggiunge un importante tassello nella direzione di diffondere e promuovere la cultura della donazione che ha una sua valenza specifica in un momento storico, come quello che stiamo vivendo, segnato da una preoccupante crisi valoriale. E’ questo anche un modo per incentivare le politiche della famiglia e per contenere la spesa che si è costretti ad affrontare quando l’allattamento passa attraverso il latte artificiale.” Sull’importanza del progetto e sul suo forte impatto sociale si è soffermato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Paolo Maria Gangemi. “Questo progetto consente di attivare un’importante sinergia tra le istituzioni, il mondo del volontariato e il privato ed è una delle tante esperienze che vengono portate avanti dall’Azienda ospedaliera con altri soggetti istituzionali, con le fondazioni e con i soggetti privati”. Il direttore generale Gangemi ha poi dedicato un passaggio del suo intervento alla discussione accesasi in questi giorni sulla convenzione stipulata a Catanzaro tra l’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” e il “Bambin Gesù”. A questo proposito Gangemi ha chiarito che “la convenzione è stata letta male. La Regione non ha fatto altro che prendere atto della convenzione stipulata tra i due ospedali. Ciò non va assolutamente ad intaccare l’operatività e l’eccellenza del Dipartimento Materno Infantile di Cosenza. D’altra parte che il Dipartimento Materno infantile di Cosenza rappresenti un’eccellenza – ha aggiunto Gangemi – è stato dimostrato dai fatti. Non più di 15 giorni fa è stato presentato un progetto, per l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, finanziato con obiettivi di piano, per le cardiopatie infantili, pari ad un milione di euro. Ciò vuol dire che c’è un’attenzione e che il Dipartimento resta un’eccellenza.” Il protocollo d’intesa per la Banca del latte umano donato avrà una durata biennale. “Se non avessimo creduto nella diffusione della cultura dell’allattamento materno, se fosse mancata la sensibilizzazione verso questa tematica – ha sottolineato la responsabile di “Galatea” Maria Pia Galasso – non saremmo arrivati da nessuna parte. Nel 2007-2008 le donatrici erano appena una ventina, oggi sono 138. Quando una mamma porta da noi il proprio latte, si sente ancora partecipe della crescita del proprio bambino, perché la nascita prematura di un bambino è per una mamma un evento molto difficile. Il rinnovo di questo protocollo consente di poter continuare il lavoro della Banca del latte e di poter avere sempre ulteriori donatrici e portare quindi dei sensibili benefici ai nostri bambini. Non verremo meno ai nostri impegni anche se questo comporta dei sacrifici.” Prima della firma del protocollo è intervenuta anche la dirigente dell’Unità di Neonatologia Mariella Lucente: “quello della banca del latte – ha detto – è un esempio abbastanza raro nel Meridione d’Italia e in Calabria. Non tutti i reparti e tutti gli Ospedali ce l’hanno. Il latte materno è uno degli strumenti per migliorare il rapporto genitori-figli, ma anche per implementare l’aspetto umano che deve essere sempre posto al centro, all’interno degli ospedali.” La serie degli interventi è stato chiusa dal Comandante della Polizia Municipale Giampiero Scaramuzzo. “Per noi dare un contributo all’incremento della banca del latte è un impegno gratificante . Troppo spesso la Polizia municipale viene percepita, sotto il profilo dell’immagine, come un corpo solo sanzionatorio; invece il lavoro del vigile urbano racchiude tante altre funzioni, preventive e di ausilio alle persone e questa è una di quelle”.

 

 

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