Lamezia Terme (Catanzaro). Da circa un anno, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme congiuntamente a quelli del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catanzaro hanno vigilato su eventuali condotte assenteistiche del personale dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Lamezia Terme. Nei primi mesi del 2011, oltre 100 militari intervennero all’interno dell’Ospedale lametino e nelle sedi amministrative per verificare le presenze del personale. Da quel giorno le verifiche sono state più mirate e discrete. Infatti, nel mese di luglio, sempre nel corso di un servizio congiunto, un medico e due collaboratori sanitari, furono arrestati in flagranza di reato in quanto, dopo aver vistato il cartellino, a bordo delle proprie autovetture erano andati a svolgere affari privati in giro per la città. Nel frattempo i servizi dei Carabinieri sono continuati ed hanno portato alla luce comportamenti assenteistici in alcuni casi ripetuti e sistematici. Un malcostume diffuso a discapito degli utenti. Al termine di un periodo di osservazione di circa un mese, 93 sono state le persone denunciate all’Autorità giudiziaria dai militari. Per tutte è stato ipotizzato il reato di truffa aggravata ai danni di un Ente Pubblico. Per 27 persone, la cui posizione è stata valutata di maggiore rilevanza e gravità, atteso la reiterata condotta truffaldina accertata nel tempo, il gip ha disposto l’interrogatorio di garanzia a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di emissione della misura interdittiva della sospensione dal servizio.