Rossano. Il sistema dei trasporti, infrastrutture e lavoro nella Sibaritide il tema del convegno svolto dalla Cisl

Rossano (Cosenza). Si è svolto a Rossano il convegno su “Sistema dei trasporti e nuove infrastrutture per lo sviluppo e il lavoro nella Sibaritide”. Il 28 marzo, davanti a una sala congressi dell’hotel Roscianum gremita di iscritti e sindacalisti Cisl e numerosi rappresentanti delle istituzioni locali del comprensorio ionico, i lavori sono stati aperti dal segretario regionale Usr Paolo Tramonti che ha presentato i relatori dell’importante convegno: Annamaria Furlan, segretaria confederale Cisl Nazionale, Tonino Russo, segretario Ust Cosenza, Giuseppe Antoniotti, sindaco di Rossano, Fausto Orsomarso, consigliere regionale con delega ai Trasporti, Giovanni Forciniti, assessore provinciale ai Trasporti, don Pietro Madeo, vicario per la pastorale dell’Arcidiocesi Rossano-Cariati, Giuseppe Nola, imprenditore. Presente Luigi Sbarra, segretario confederale che nel pomeriggio del 27 marzo ha affrontato i temi organizzativi e tenuto una relazione sulle strategie a livello nazionale del sindacato alla luce delle riforme in corso del governo Monti, alla presenza del gruppo dirigente cislino.
“La provincia di Cosenza, – ha dichiarato il segretario generale Cisl Cosenza, Tonino Russo – nonostante l’arretramento degli indicatori socio-economici accentuatosi con la crisi, presenta potenzialità di crescita importanti, partendo proprio dalla valorizzazione dei fattori di sviluppo endogeni presenti nel territorio della Sibaritide. Nonostante il gap infrastrutturale, l’area presenta evidenti potenzialità, una espansione demografica polarizzata nell’area urbana Rossano-Corigliano, una tendenza alla distrettualizzazione nel comparto agro-alimentare, una rete di attrattori primari naturalistici e culturali che possano, attraverso una efficace strategia di marketing territoriale, fungere da volano ad uno sviluppo turistico che vede segnali di vivacità derivanti dalla crescita dell’offerta turistico-ricettiva avvenuta negli ultimi anni. “E’ evidente, – spiega Russo – come una componente fondamentale riguarda le infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali. In particolare la Cisl individua come prioritario la realizzazione del Corridoio Integrato Jonico previsto dalla pianificazione nazionale dei trasporti, mediante la realizzazione di alcuni interventi; quali la riqualificazione ed il potenziamento della SS 106; il potenziamento, con raddoppio, della SS 534 Firmo-Sibari; la riqualificazione e l’ammodernamento della linea ferroviaria jonica come parte essenziale del nuovo Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, per come previsto dal Por Fesr 2007-2013 della Calabria; il coordinamento e l’integrazione dei servizi su ferro e su gomma; il rafforzamento delle relazioni fra aree collinari e costiere lungo la fascia jonica. Occorre poi puntare alla realizzazione del Nodo Intermodale della Sibaritide, che trova definizione nel Por Fesr 2007-2013 della Calabria, mediante: una piattaforma di interscambio di secondo livello in grado di aggregare merci e distribuirle in modo razionale; un efficace raccordo ferroviario del porto di Corigliano al corridoio ionico-adriatico; gli interventi strutturali e funzionali previsti dal Progetto Preliminare del Piano Regolatore del porto di Corigliano, già predisposto dalla Provincia; l’aeroporto di Sibari, integrato con un Air Cargo Center per il Mediterraneo; il rilancio del porto di Corigliano che può diventare nodo strategico nella mappa della portualità industriale e commerciale all’interno dell’area mediterranea, in un sistema di integrazione con gli hub portuali del Mediterraneo e in un’ottica di complementarità rispetto a Gioia Tauro”. Negli altri interventi, è emersa la volontà di recuperare il terreno perduto. “Per troppi anni – ha sottolineato il consigliere regionale con delega ai Trasporti, Fausto Orsomarso – sono stati fatti annunci vacui. La cultura del lavoro in Calabria è sempre mancata e questo deve indurre politica e sindacati a fare autocritica. Come governo regionale, abbiamo di recente incontrato il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Passera a cui è stato affidato una relazione con le priorità per la Calabria, tra le quali le esigenze della Sibaritide”. Il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, ha spiegato che a breve “con l’impiego di 28 milioni di euro verrà cambiato il volto della cittadina jonica e di Corigliano”. L’imprenditore Nola, intervenuto nel dibattito ha sostenuto che per la salvezza del settore agricolo restano valide le direttrici del mare Adriatico e mar Tirreno. “Le autostrade del mare sono più economiche, – ha affermato Nola – basti pensare che per un trasporto in Germania, su gomma, ci costa 4500 euro, mentre un viaggio merci in container fino a Taiwan costa solo 1500 euro. Per il porto di Sibari, è necessario creare una struttura frigorifera per la lavorazione e conservazione del clementino, in modo da avere 45 giorni in più di commercializzazione dei prodotti”. L’assessore provinciale ai Trasporti della Provincia di Cosenza, Giovanni Forciniti, ha informato della prossima firma dell’intesa con il ministero competente per attivare la tratta Ravenna-Corigliano-Catania. Don Pietro Madeo, vicario per la pastorale dell’Arcidiocesi Rossano-Cariati ha portato i saluti dell’arcivescovo metropolita monsignor Santo Marcianò secondo il quale occorre ritrovarsi intorno alla verità della politica. La conclusione del convegno è stata affidata alla segretaria confederale Annamaria Furlan. “E’ vero – ha esordito la dirigente Cisl – che con la politica di rigore adottata dal governo Monti, si è evitato il fallimento dell’Italia, e siamo tornati un paese che non è più a rischio default, si è evitato il crack economico-finanziario, ma servirà a poco se alla stagione “Monti” non si accompagnerà quella fase di sviluppo e di rilancio dell’economia tanto predicata ma poco praticata. All’Italia, serve il decreto sulle semplificazioni come quello sulle strutture, possono aiutare l’ingresso dei privati per trovare quei capitali e far partire quelle riforme necessarie. Però se ci saranno tempi lunghi per le realizzazioni delle opere sarà rallentata la ripresa. Un altro capitolo non affrontato da Monti, è la corruzione e l’evasione fiscale. Sarebbero tanti i soldi che si recupererebbero. La tassazione per i grandi patrimoni immobiliari che il governo non ha fatto scegliendo la scorciatoia nel far pagare la prima a casa per tutti. Si poteva e si può ancora fare qualcosa di diverso. La ricchezza in Italia è in mani di pochissimi che pagano altrettanto poco. Come Cisl, – ha concluso Annamaria Furlan – ci aspettiamo confronti veri e seri sulla piattaforma di sviluppo. Ad esempio con lo strumento della concertazione che non piace molto al presidente del Consiglio”.

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