Reggio Calabria. La chiusura definitiva del Servizio Integrato per l’Interculturalità è un duro colpo per la città di Reggio Calabria, per una città che si dichiara a chiare lettere come “realtà metropolitana”. E’ un duro colpo che incassiamo e subiamo in questi giorni amaramente, è un duro colpo che noi rappresentanti delle tante realtà straniere presenti sul territorio locale denunciamo a gran voce.
Ignorare le politiche dell’immigrazione, lasciando che il Comune faccia cadere nel silenzio tutto questo, è un grave atto di esclusione per una larga fetta della popolazione straniera che a Reggio Calabria è presente in numero massiccio e sempre crescente.
Lo spirito che anima noi stranieri è quello dell’integrazione, della condivisione, dell’unione con la città che ci accoglie e della quale, ormai, facciamo parte a pieno regime. Ma quale accoglienza e integrazione è mai possibile se la città stessa, se l’Amministrazione comunale per l’appunto, non riserva la giusta e adeguata attenzione?
In questi anni abbiamo trovato nel Servizio Integrato per l’Interculturalità un punto di riferimento utile, necessario, vitale, gratuito. Ci siamo confrontati con operatori professionali, disponibili, preparati. Siamo entrati in contatto con un Servizio che garantiva a tutti noi diritti, ascolto, informazione, rete.
Ci ritroviamo invece oggi a perdere questo nostro importante punto di riferimento. Quale città può realmente guardare al futuro lasciando nel dimenticatoio le politiche per l’immigrazione? Quale città può dirsi moderna, europea, globalizzata se discrimina una preziosa e nutrita parte della sua popolazione? Come si possono considerare le Politiche Sociali che ignorano gli immigrati, gli stranieri, che abbandonano una importante fascia debole del proprio territorio?
Chiediamo dunque ai nostri Amministratori, al sindaco, ai dirigenti delle Politiche Sociali e del Settore Immigrazione di ascoltare la nostra voce, forte, decisa, chiara, determinata.
Chiediamo che il Servizio Integrato per l’Interculturalità sia riaperto al più presto, che resti un servizio pubblico, comunale, presente come lo è sempre stato fino a ora. Desideriamo che le porte degli uffici del Servizio riaprano, per noi, per le nostre famiglie, per tutte le comunità straniere attive qui in città. Desideriamo nuovamente confrontarci con gli operatori del Servizio che sempre hanno dispensato un sorriso, una parola, una soluzione, un’informazione. Desideriamo che al settore delle politiche per l’immigrazione venga riservata la giusta attenzione, venga attribuito un giusto ruolo, adeguato alle tendenze che la città stessa vive, una città che va avanti e si arricchisce anche grazie alla presenza di tutte le nostre comunità straniere che a Reggio Calabria non vogliono essere muti figuranti, ma parte attiva e tutelata di questo territorio.
Alan El Salvador Vaccari (Seychelles Association)
Monica Rusu (Dacia Phoenix – Associazione dei Rumeni in Calabria)
Middeniyage Somasiri (Comunità dello Sri Lanka)
Granlinska Katazina (Associazione Polacchi in Calabria)
Outi Puyvanen (International Women’s Club)
Baby Sorza (Comunità Cattolica Filippina)
Arturo Cosino (Associazione Forza Filippine)
Jeah Solomon (Comunità Nigeriana)
Davletbayeva Lyudmyla (Associazione degli Ucraini in Calabria)
Taciana Coimbra (Associazione dei Brasiliani in Calabria)
Nina Maziashvili (Associazioni Georgiani in Calabria)