Reggio Calabria. Ieri, presso la sala Giuditta Levato del Palazzo del Consiglio Regionale, organizzato da Confartigianato, si è svolto un seminario per discutere su “Apprendistato ed Enti Bilaterali”. Ha aperto i lavori l’avvocato Demetrio Battaglia, segretario provinciale Confartigianato, il quale ha evidenziato che oggi il tema centrale del mercato del lavoro è la garanzia di accesso per i giovani e il contratto di apprendistato è una soluzione. Tale strumento ha bisogno anche di incentivi per le imprese e, da questo punto di vista, le prospettive non sono incoraggiante se addirittura l’INPS e naturalmente il governo stanno valutando l’ipotesi di eliminare gli sgravi totali per le aziende con meno di nove dipendenti Ad illustrare i contenuti della riforma è stato il dottor Riccardo Giovani, direttore Relazioni Sindacali Confartigianato Nazionale, che dopo avere definito “devastante” la situazione della disoccupazione giovanile, soprattutto nel Sud Italia, ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’apprendistato. “Occorre puntare necessariamente sull’apprendistato”, sono queste le parole di Giovani, convinto che possa essere lo strumento migliore per formare competenze indispensabili nelle aziende. Una forte spinta in merito a questo arriva dalla riforma, voluta da Confartigianato, che dovrà avere effetti già dal prossimo mese, quando gli enti regionali e la contrattazione collettiva daranno diretta attuazione ai nuovi profili di apprendistato attraverso la diretta formazione in azienda. Anche la riforma del lavoro, promossa dal Governo Monti, secondo Giovani valorizza il ruolo dell’apprendistato, soprattutto nell’artigianato. Sgravi contributivi, contratto a tempo indeterminato e formazione a carico della Regione sono i pilastri sui quali si fonda il modello dell’apprendistato. Questo nuovo modello punta soprattutto sulla formazione, la quale, oltre ad avere un profilo pubblico, a carico delle Regioni (120 ore), ricopre un ruolo fondamentale nel mercato del lavoro perché essa può dare delle opportunità sia alle imprese sia al sistema servizi dell’agglomerato associativo, che a sua volta avrà il compito di redigere un piano formativo per ogni singolo apprendista. Altro ruolo fondamentale nel nuovo sistema del lavoro svolgono gli enti bilaterali. Essi sono “la risposta italiana al modello di rappresentanza dei lavoratori e dell’impresa”. Giovani definisce la bilateralità come la possibilità di creare dei veri e propri strumenti di relazioni sindacali nei quali siano presenti sia i rappresentanti delle imprese sia i rappresentanti dei lavoratori. La forza e la consistenza degli enti bilaterali è espressa in alcuni punti cardine come il sostegno al reddito, una vera e propria Cassa Integrazione per l’artigianato, così l’ha definita il direttore Giovani, come i contributi aggiuntivi per i contratti di solidarietà, i contributi per imprese che incrementano il loro status occupazionale, gli incentivi per l’innovazione tecnologica, borse di studi ai figli dei lavoratori, contributi sanitari e premi di maternità e addirittura contributi per far fronte alle calamità naturali.