Il messaggio di saluto del Prefetto Luigi Varratta

Reggio Calabria. Nel momento in cui mi accingo a lasciare Reggio Calabria per assumere l’incarico di Prefetto della provincia di Firenze sono assalito da contrastanti sentimenti.
Da un canto sono affascinato dalla nuova sfida professionale che mi attende e dalla dimensione delle questioni che sarò chiamato ad affrontare in quella sede; dall’altro avverto già un po’ di tristezza per l’imminente distacco da un territorio al quale sono affettivamente legato ed in cui ho operato per oltre due anni sforzandomi di interpretarne sempre meglio il carattere, le istanze e le aspettative.
In questo periodo, che si è consumato forse troppo velocemente senza che neppure me ne accorgessi, ho vissuto, nella veste di rappresentante dello Stato, vicende assai gravi.
Mi riferisco, ad esempio, ai fatti accaduti a Rosarno all’indomani del mio insediamento, che hanno rappresentato uno dei momenti più bui della recente storia della provincia, così come ai vili episodi criminosi compiuti nello stesso lasso di tempo contro alti rappresentanti della Magistratura impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.
All’innalzamento del grado delle difficoltà ha fatto da contrappunto il dispiegarsi di una straordinaria capacità di risposta delle Istituzioni, che si sono, a loro volta, giovate del crescente sostegno della società civile.
A Reggio Calabria ho, infatti, “sfogliato” una delle più belle pagine della mia esperienza di Prefetto grazie agli ottimi rapporti di collaborazione – fondati su un condiviso “spirito di squadra”- instaurati fin dall’inizio con i vertici dell’Ordine Giudiziario e delle Forze di polizia, ai quali rivolgo ancora una volta un sentito ringraziamento per la costante vicinanza.
Proprio la piena condivisione di strategie ed obiettivi è, a mio avviso, alla base degli eccezionali risultati conseguiti nella lotta alla ‘ndrangheta di cui si è riuscito, tra l’altro, a dimostrare in sede giudiziaria l’unitario assetto organizzativo.
Nell’adempimento del mio ruolo istituzionale mi sono sforzato di essere il più possibile vicino alle Amministrazioni locali sostenendole nelle quotidiane difficoltà e corrispondendo positivamente alle numerose richieste di intervento dalle stesse rivolte al mio Ufficio.
D’altra parte non ho esitato ad usare il necessario rigore allorquando sono emersi elementi comprovanti tentativi di inquinamento degli Enti comunali ad opera della criminalità organizzata proponendo l’avvio di mirate attività di accertamento che in numerosi casi hanno portato, purtroppo, allo scioglimento degli organi consiliari.
Nell’intento di contribuire alla tutela dei livelli occupazionali ho riservato massima attenzione alle vertenze di lavoro che sono fortemente aumentate a causa della grave crisi economica globale in atto e, più in generale, alle situazioni di disagio sociale operando per garantire la dignità dei più deboli ed adeguate condizioni di accoglienza ai migranti.
Avrei voluto, se possibile, fare molto di più ma mi accompagna la consapevolezza di avere speso tutte le mie energie e capacità nello svolgimento dell’incarico allo scopo di promuovere la legalità nei contesti amministrativi e di offrire positivi stimoli alla società civile ed, in particolare, ai giovani ed al mondo scolastico.
Rivolgo un grazie sincero a tutti coloro che, all’interno ed all’esterno della Prefettura, mi hanno assicurato il loro apporto umano e professionale ed auguro alla popolazione reggina – che la merita appieno – una virtuosa prospettiva di crescita fondata alla valorizzazione, in un’ottica di benessere solidale, delle inestimabili ricchezze, materiali ed immateriali, di cui è depositaria.

Luigi Varratta

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