Reggio Calabria. In occasione della Giornata Mondiale sull’Autismo, i corsisti “Assistenti Educativi” – Settore Formazione della Provincia di Reggio Calabria hanno organizzato un pranzo al “Pepy’s”, a Reggio Calabria, insieme a familiari ed operatori dell’associazione Due Soli ONLUS, attivi negli interventi educativi comportamentali (ABA), tra i quali due assistenti educativi, che operano con alunni con autismo di grado severo. L’incontro proposto è stato un “pranzo al buio di chi non può comunicare e avere relazioni” e ha rappresentato un “viaggio al termine dell’autismo”: una nuova modalità di celebrare questa giornata, consentendo ad operatori e testimoni del mondo della disabilità di sperimentare le minorazioni sensoriali multiple, attraverso letture, filmati e simulazioni. L’incontro ha entusiasmato e coinvolto i corsisti, familiari di soggetti disabili, amici, operatori, i docenti ed il direttore del corso medesimo – dottor Giorgio Panuccio -, funzionari della Sanità, nonché il dottor Giovanni Calabrese, assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Reggio Calabria. I partecipanti hanno approfondito e riflettuto su tematiche affrontate in questi mesi e, per alcuni, già oggetto di studio nel proprio lavoro: un modo, tecnico e aggregante, per essere vicini a chi quotidianamente vive i disturbi sensoriali suoi, dei propri familiari, o amici ovvero alunni, battendosi sempre e costantemente per la integrazione scolastica e sociale dei diversamente abili. Integrazione che deve superare la retorica dell’amore che guarisce, in quanto la relazione e la centralità della persona sono soltanto il punto di partenza, cui deve seguire necessariamente l’applicazione di tecniche, procedure e approcci basati, come per l’autismo, sull’evidenza scientifica. Mediante riflessioni e testimonianze tratte dalla propria esperienza, si è compiuto “[…] un viaggio per comprendere quale buio circonda i bambini con autismo e chi gli sta accanto … un buio fatto di rumori assordanti, di fastidio sulla pelle … buio che diventa pesto quando non si sa comunicare … che diventa pericoloso, grave, quando circonda anche operatori e addetti ai lavori “ (Almudena Grandes da “Gli anni difficili”).