Villa San Giovanni. Sorrenti e Morgante (Misto): “Si convochi un Consiglio comunale sulla richiesta di revoca della variante urbanistica”

Villa San Giovanni (Reggio Calabria). Fuori da ogni polemica, di fronte alla grave denuncia presentata dai 4 Presidenti Nazionali delle più note associazioni ambientaliste in merito alla variante urbanistica approvata dal Consiglio Comunale il 7 febbraio scorso, ci saremmo aspettati che la conferenza stampa convocata dal Sindaco, Rocco La Valle, fosse dettata dalla esigenza di confutare le ragioni degli ambientalisti, espresse anche in una denuncia diretta alla Procura della Repubblica. Col passare del tempo constatiamo, invece, che il Sindaco e la sua maggioranza intendono far credere di essere interpreti di una cultura fatalista e, con un chiaro messaggio, intendono imporre la consegna del silenzio su questo delicato argomento. Noi siamo convinti che chiunque possa sbagliare in buona fede e che, magari, il Sindaco non sapesse che l’area oggetto di variante urbanistica fosse soggetta a vincoli così importanti, qual è una zona di Protezione Speciale, perché come tali riconosciuti dall’Unione Europea a difesa dell’habitat e di qualsiasi forma di vita. O che, al contrario, per fugare ogni dubbio, il Sindaco avesse confutato quella tesi, fornendo comunque una spiegazione diversa che mitigasse l’allarme sociale scaturito da quelle denunce. Nel prendere atto che così non è stato, e che WWF, LIPU, LEGAMBIENTE e MAN hanno prodotto una precisa istanza, con la richiesta di revoca in autotutela di quel provvedimento di variante, riteniamo doveroso, anche in considerazione di tutte le perplessità già espresse sulla vicenda, che alla richiesta delle associazioni ambientaliste venga riconosciuto quel “diritto di tribuna” che passa attraverso le assemblee elettive e, quindi, attraverso un Consiglio Comunale appositamente convocato. Questo è un tema molto importante e delicato, perché rappresenta il discrimine tra un atteggiamento responsabile e di tutela efficace della collettività e dei territori e la contiguità, il consociativismo, la connivenza di una politica in cui non è facile discernere in cui non è facile discernere le condotte lecite da quelle illecite. Poiché non vogliamo che sorga alcun dubbio circa la linearità delle nostre condotte, fatta salva l’appartenenza di ognuno, facciamo appello ad ogni singolo Consigliere Comunale e, soprattutto al Sindaco, affinché, al fine di fugare ogni dubbio, concorra a firmare una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale per discutere della richiesta di revoca e dei temi sollevati dalle Associazioni Ambientaliste. Di certo, noi assumeremo ogni iniziativa perché venga chiarita la linearità delle condotte amministrative da parte del Comune di Villa San Giovanni.

Luigi Sorrenti – Massimo Morgante (Gruppo Misto)

 

 

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