Rende (Cosenza). “L’idea del consigliere comunale Spartaco Pupo di dotare il Comune di Rende di una Carta della Legalità merita apprezzamento e sostegno”. È quanto dichiara in una nota il capogruppo della lista Scopelliti Presidente Pino Munno, dopo l’uscita di ieri con cui il collega Spartaco Pupo, prendendo spunto dalla manifestazione anti-usura e anti-racket dello scorso 4 aprile, chiedeva alla politica uno sforzo maggiore nella direzione della legalità. Pupo proponeva l’istituzione nei comuni dell’area di Cosenza di un codice etico che impegni gli amministratori sulla trasparenza nelle procedure amministrative, nelle gare d’appalto e negli affidamenti di lavori pubblici, sul conflitto di interessi, sul finanziamento dell’attività pubblica, sulle nomine in enti e società pubbliche e sui rapporti con l’autorità giudiziaria e con i mezzi di comunicazione.
“La politica e i politici –afferma Munno– devono essere i primi a dare l’esempio, improntando la loro azione alla massima trasparenza; pertanto la proposta di Pupo merita sostegno da parte di chiunque sia interessato alla difesa della legalità. Se davvero a Rende la politica tiene ai valori della legalità e della trasparenza si stili un codice etico sui comportamenti da osservare per garantire la massima trasparenza negli atti amministrativi portando in consiglio la Carta della Legalità proposta da Pupo. Invito, dunque, i colleghi consiglieri a far sì che la proposta del collega Pupo possa essere portata avanti allargando l’istanza anche al problema dell’accesso agli atti che a Rende non sempre viene facilitato. Posso piuttosto testimoniare che sia da consigliere sia da presidente della Commissione Controllo e Garanzia, non sempre vengo messo nelle condizioni di poter svolgere il mio mandato istituzionale poiché le innumerevoli richieste, scritte e protocollate, sono rimaste inevase. Colgo dunque l’occasione di ricordare, per l’ennesima volta, che nel caso in cui le mie richieste non trovino ulteriormente riscontri (come previsto dalla legge a tutela del consigliere comunale), sarò costretto a rivolgermi a Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza.’’
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