Crisi economica, Cavallaro (Cisal): “Delusione diffusa per la crescita”

Roma. “I pensionati continuano a perdere reddito e in 360.000 l’anno ricorrono a prestiti per sussistenza e malattie. I dipendenti pubblici hanno le retribuzioni bloccate e il 50% dei debiti inesigibili sono dovuti a utenze non pagate. L’Imu sulla prima casa è l’unica patrimoniale che è stata applicata coinvolgendo la gran parte delle famiglie con bilanci modesti. I consumi diminuiscono, migliaia di aziende hanno cessato l’attività e la disoccupazione cresce colpendo tanti giovani, in particolare nel meridione. La pressione fiscale è per tutti al 54,5% reale.
Tutto questo è parte del corollario delle negatività alle quali il governo non sta dando risposte. La riforma del mercato del lavoro non convince nessuno e quelle del fisco e del welfare tardano a venire. Le banche continuano a pensare a se stesse e stringono i lacci del credito alle imprese e alle famiglie che vanno in seria difficoltà.
La fase due per la crescita si va sbiadendo in troppe incertezze e passi falsi cancellando gli entusiasmi della prima ora del Governo e le speranze di tanti cittadini delusi”. Lo ha dichiarato Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal.

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