Esploso ordigno a Condera: arrestati i due giovani feriti

Reggio Calabria. L’ordigno rudimentale che gli è esploso vicino era costituito da almeno un chilogrammo di polvere pirica, che ha disseminato schegge fino a 50 metri di distanza dal luogo dell’esplosione, in un giardino che affaccia su via Reggio Campi II Tronco, che ieri pomeriggio intorno alle 16.15 è stata udita da tutto il vicinato. I due giovani, rimasti feriti l’uno a una mano e l’altro a una gamba, in tarda serata sono stati arrestati dalla Polizia, e precisamente dagli agenti della Squadra Volante, i primi come sempre a giungere sul posto, dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico diretto dal commissario capo Giuseppe Giliberti unitamente alla Squadra Mobile: dopo le analisi effettuate dall’artificiere del XII Reparto Mobile, dopo i rilievi della Scientifica diretta dal vice questore aggiunto Diego Trotta, che hanno permesso una prima ricostruzione della dinamica, che ha portato gli investigatori della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro a ritenere che i due, Marcianò e Zema, 19 e 30 anni, stessero costruendo un ordigno rudimentale capace di far male, molto male, proprio per il grosso quantitativo di polvere pirica impiegata. In serata la polizia è stata ancora impegnata ad effettuare perquisizioni nelle abitazioni dei due giovani alla ricerca di indizi che possano aiutare a capire non solo la dinamica dell’incidente, ma soprattutto quale sarebbe dovuto essere l’eventuale obiettivo dell’ordigno.

Fabio Papalia

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