Reggio Calabria. ”Il Comune di Reggio Calabria non paga l’impresa appaltatrice dei lavori di completamento e riqualificazione del Castello Aragonese per il mancato trasferimento dei fondi regionali, costringendo dal novembre 2011 alla sospensione del cantiere e di fatto sottraendo ai cittadini la possibilità di fruire dell’antico manufatto storico”. E’ quanto si legge in una nota difffusa dall’Ance, l’associazione dei costruttori edili di Reggio Calabria. ”Edificato 1500 anni fa e sopravvissuto anche al terremoto del 1908 – è scritto in una nota – il Castello Aragonese, più volte modificato e restaurato e collegato un tempo alle mura di cinta della città, è, assieme ai Bronzi di Riace, il simbolo della Città di Reggio Calabria. Le torri smerlate furono edificate assieme alle mura cittadine, nel 1459, da Ferdinando d’Aragona. Oggi, attraverso i lavori di restauro finanziati con i fondi regionali dell’Accordo di Programma Quadro, aspira a diventare una prestigiosa sede espositiva per ospitare numerose e importanti mostre d’arte ed eventi culturali. Un prezioso patrimonio storico e culturale per la città di Reggio Calabria sottratto alla pubblica fruizione dei cittadini a causa di disfunzioni amministrative che appaiono inestirpabili e insidiano la stessa integrità dei lavori ed il corretto cronoprogramma della ristrutturazione con il rischio di inficiare i sapienti e moderni lavori di restauro già eseguiti”. ”Se l’auspicio è che venga presto posto rimedio agli inaccettabili ritardi, ridando all’opera il prestigio che merita e restituendo il Castello Aragonese alla cittadinanza – termina la nota – resta l’amara constatazione che anche il Castello contribuisca a quell’identità ‘interrotta’ che continua a connotare il rapporto tra la città ed i suoi cittadini”.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more