Lago (Cosenza). La giustizia “ingiusta”, nella sua fase inquirente, torna a fare vittime innocenti trasformando persone inappuntabili, sia come uomini che professionisti, in truffatori da sbattere in prima pagina ad uso e consumo della pubblicità e carriera di qualcuno, la cui impunità rimarrà comunque garantita, qualunque sia l’esito delle inchieste e, questo, grazie ad una legislazione nazionale che garantisce immunità assoluta a chi opera da libero errante nel settore giudiziario e giornalistico. Questa volta è toccato a me architetto Vittorio Cupelli, rispettato ed apprezzato professionista, sindaco del Comune di Lago, in provincia di Cosenza, che, il 12 aprile, mi sono trovato, mio malgrado, a rivestire, su tutta la stampa cartacea e telematica, il ruolo di indagato per una mega truffa ai danni della Comunità Europea, con l’infamante accusa di aver, in qualche modo, contribuito ad un’illecita, quanto fraudolenta, spartizione di fondi europei destinati alla valorizzazione e sviluppo delle attività economiche non agricole. Il grande paradosso è che, in realtà, non solo non ho compiuto frode alcuna, ma, incaricato, nell’ambito del POR 2000-2006, dal Dipartimento della Regione Calabria per le politiche dell’ambiente, in data 22 marzo 2010, di collaudare sul piano tecnico-amministrativo-contabile un progetto di Bed & Breakfast a San Nicola da Crissa, in provincia di Vibo Valentia, ho svolto, come evincibile dalla semplice lettura dell’attività documentale relativa al collaudo, un servigio di elevata precisione e professionalità tanto alla Regione quanto e sopratutto all’Unione Europea. Infatti, in collaborazione con il geometra Cristian Rizzo, ho depositato, presso i competenti uffici regionali un certificato di collaudo nel quale, avvalendomi di tutta la documentazione tecnico-giuridico-contabile, prevista dalla legge (Convenzione tra Regione e soggetto attuatore, DIA, Atti di proprietà, Certificato di agibità, contratto di appalto, computi metrici e perizia giurata della direzione lavori) ho, sì, certificato la corretta esecuzione dei lavori da parte del soggetto attuatore in conformità all’attività progettuale ammessa a finanziamento, ma, altresì, ho acclarato, in esemplare esecuzione del mio dovere professionale di collaudatore e con tanto di documentazione contabile, che buona parte della spesa sostenuta era intervenuta successivamente al termine ultimo previsto per la rendicontazione dei lavori, costringendo, pertanto il soggetto attuatore a rimborsare alla Regione ed all’U.E. 26.000 euro sui 62.000 ricevuti in acconto. Si è di fronte, quindi, ad un intervento professionale contraddistinto da elevato livello di integrità ed onestà deontologica, capace di garantire alle Istituzioni locali ed europee, un sostanziale recupero di somme mal spese. Essendo uomo politico temprato a qualunque avversità, anche a quelle di carattere giudiziario, accetto con serenità e fiducioso nelle istituzioni ( di cui ne sono degno rappresentante) che si faccia luce sulle tematiche in questione in modo che venga dimostrata la mia totale estraneità ai fatti letti sulla stampa. Avrei dovuto ricevere un encomio ed invece mi trovo ad essere indagato e sbattuto sui giornali alla stregua di un delinquente. L’aspetto più grave rimane l’inaudita, arrogante e totalmente infondata, lesione della dignità e dell’immagine pubblica di un amato padre di famiglia e stimato professionista che, certamente, domani verrà dichiarato totalmente estraneo ai fatti, ma che oggi sconta, suo malgrado, nella sua sfera personale e professionale un’aggressione le cui conseguenze, soprattutto agli occhi di chi non sa e non può sapere, sono e rimangono di enorme gravità.
Architetto Vittorio Cupelli – Sindaco di Lago