Oliverio (PD): “La Regione si accorge adesso che il sistema della depurazione è in tilt”

Roma. “A due anni dall’insediamento la Giunta regionale calabrese, per bocca dell’assessore all’Ambiente Franco Pugliano, si è accorta che ‘il sistema della depurazione non funziona’. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire”. Lo sostiene, in una nota, il deputato del Pd Nicodemo Oliverio. “Qui, però- aggiunge – è  in gioco la prossima stagione turistica e ‘tardi’ diventa insopportabilmente irrecuperabile, in quanto la prossima stagione balneare si prospetta, purtroppo, più a rischio di quelle passate. Il turismo dovrebbe essere la principale risorsa della Calabria e meriterebbe di essere organizzato con sistematicità e coerenza gestionale, attraverso una programmazione attenta ed una promozione penetrante del prodotto Calabria nei mercati nazionali ed esteri. Un’offerta turistica che possa durare oltre il mese di agosto e che deve essere fruibile da parte del grande pubblico del mercato globale. Ma un turismo cosi’ ispirato non è compatibile con le infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali, che nella nostra regione non sono competitive e non hanno nessuna capacità attrattiva. Contrariamente a quanto aveva affermato l’anno scorso il presidente della Giunta regionale Scopelliti, dopo aver sorvolato le nostre coste, l’assessore Pugliano, a poche settimane dall’apertura della stagione a estiva, lancia l’allarme sulla depurazione che non funziona. Ottima la scoperta dell’assessore regionale, che lancia accuse, fondate, alla gestione commissariale del sistema depurazione. Ma da circa tre anni la competenza e’ in capo alla Regione. Quindi, la gestione commissariale ha sicuramente fallito, ma quella della Giunta Scopelliti e dell’assessore Pugliano non e’ affatto pervenuta”. “L’assessore, non sapendo cosa fare – dice ancora Oliverio – mette in campo la politica dello scaricabarile, dannosa per la Calabria e per gli interessi dei calabresi. In un’epoca come quella attuale in cui il settore della produzione e’ vittima dell’incubo cinese, che scaraventa sul mercato una quantita’ impressionante di merce a basso costo la risposta dell’Italia, ed in particolare delle regioni meridionali e segnatamente della Calabria, deve essere quella della valorizzazione del nostro patrimonio naturale, ambientale, storico e artistico. Non si tratta di fare polemiche, anche perché puntare oggi sulla Giunta regionale calabrese è come sparare sulla Croce rossa. Invece è necessaria un’azione politica che consenta di dare una risposta immediata all’intero settore turistico e affronti le emergenze, tra queste la depurazione, con serietà, con proposte adeguate e senza alcuna finzione. La Calabria e i calabresi non hanno più bisogno della politica pirotecnica scopellitiana, fatta solo di annunci e spot, ma, finalmente, di una buona politica’.