Santo Stefano in Aspromonte (Reggio Calabria). Una ulteriore iniziativa sanitaria vede l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria capofila in regione. Sabato 21, nella suggestiva cornice di Gambarie d’Aspromonte, sarà presentato alle autorità istituzionali, ai Dipartimenti ed ai Centri di Salute Mentale della Regione, all’Amministrazione Penitenziaria ed agli operatori penitenziari nel settore della psichiatria, il progetto Modello regionale di attività integrata tra i DSM e gli IIPP di un percorso multi-professionale sul disagio mentale e sul disturbo della personalità elaborato nell’ambito degli Obiettivi di Piano Sanitario 2009, per la Linea Progettuale sulla Sanità Penitenziaria. Relatori nella presentazione, coordinati dal dottor Michele Zoccali, direttore del DSM di Reggio Calabria, sono il dottor Rubens Curia, dirigente del Settore Area LEA del Dipartimento Regionale Tutela della Salute, ed i componenti del gruppo di lavoro che ha redatto il progetto esecutivo: i dottori Maria Ciafone, Elisabetta Messineo, Piero Forte, Francesco Polito e Luciano Lucanìa.
La progettualità coinvolgerà tutta la psichiatria calabrese, avendo come finalità l’ elaborazione di linee-guida regionali per rendere pienamente operativa l’ integrazione funzionale tra i DSM della Calabria e le articolazioni delle Aziende Sanitarie presso gli Istituti Penitenziari, non ultimo per indirizzare alle “buone pratiche” l’attività “di trincea” degli psichiatri e degli psicologi ivi operanti, e soprattutto per avviare sin dal “tempo carcere” per i casi identificati di disturbo della personalità e dell’adattamento un percorso multiprofessionale integrato che prosegua successivamente alle dimissioni dall’Istituto Penitenziario presso i competenti servizi sanitari territoriali.
Il complesso lavoro preparatorio di questo progetto ha risentito dell’intensa attività nel campo della tutela in carcere della salute mentale che si è manifestata nell’ultimo biennio, sino alla recentissima Legge 9 del 17 febbraio scorso che, di fatto, chiude gli OPG. Il legislatore ha così delineato e concluso un percorso, che invero si era già intravisto nelle pieghe della ricca normativa sin oggi prodotta e di fatto solo parzialmente applicata.
Collateralmente ed integrata a questo percorso, oltre che orientata alla gestione delle criticità sanitarie psichiatriche interne al carcere, verrà implementata la funzionalità della Sezione Regionale di Osservazione Psichiatrica ex art. 112 DPR 230/2000, attiva da oltre sette anni presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, che già in atto si è posta con ottimi risultati come primo filtro valutativo preliminare alla proposta di invio in Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Inoltre nel percorso di presa in carico non rimarranno estranei gli internati calabresi in via di dimissione dagli OPG di riferimento, per i quali da ciascun DSM di competenza dovranno emergere le proposte specifiche per la prosecuzione di eventuali progetti terapeutico-riabilitativi già avviati sia presso l’OPG di riferimento del bacino (Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina) che residualmente presso altri fuori bacino.
La realizzazione e la prima sperimentazione sul territorio di questo circuito – nel quale dovranno anche trovare collocazione ed adeguata identificazione quelle strutture psichiatriche residenziali nelle quali avviare secondo necessità sia i soggetti dimessi dagli OPG non altrimenti collocabili, che altre situazioni di patologia psichiatrica eventualmente emergenti dal circuito penitenziario – dovrà essere lo stimolo ai fini della valutazione in ambito regionale di una struttura idonea finalizzata alla custodia di detenuti infermi di mente ed autori di reato, ai sensi del recente Accordo Stato-Regioni del 13 novembre 2011.
Ed infine il punto focale del progetto è la informazione/formazione degli operatori sul campo, in tutta la regione a cura di ciascun DSM competente per territorio.