Sanità. Catanzaro, Urologia tra le eccellenze del “Pugliese-Ciaccio”

Catanzaro. La Struttura Operativa Complessa di Urologia dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro è un punto di riferimento regionale per la patologia urinaria. L’attività della SOC diretta dal dott. Francesco Falvo si caratterizza, essenzialmente, per la diagnosi e il trattamento delle patologie oncologiche e della calcolosi dell’apparato urinario. Si tratta – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – di un moderno centro per la calcolosi che affronta e risolve mediante endourologia anche i casi più importanti. Una struttura che si caratterizza e si distingue pure per i tempi d’attesa limitatissimi: trenta giorni (termine massimo previsto dal sistema sanitario nazionale) per gli interventi chirurgici oncologici con 600 operazioni all’anno di media e alta chirurgia urologica, nonché per la radicale e precoce aggressione del tumore prostatico con preservazione del collo vescicole.
In questo settore il “Pugliese-Ciaccio” non ha davvero nulla da invidiare, sia in quanto a tecnologie che per le professionalità, ai centri più rinomati. Malattie diffuse sull’intero territorio, non solo nazionale, come i tumori della vescica o della prostata, o i tumori di rene e testicoli, o ancora di più come la calcolosi urinaria, nel principale ospedale del capoluogo della Calabria trovano tutte le migliori risposte terapeutiche, costituendo – per come auspicato nel percorso di nuova sanità intrapreso dal presidente della Regione e commissario ad acta del Piano di rientro Giuseppe Scopelliti – il migliore antidoto nei confronti dell’emigrazione sanitaria.
“La maggior parte dei pazienti che lamentano sofferenze da calcolosi reno-ureterale – ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda ‘Pugliese-Ciaccio’ Elga Rizzo – può essere curata con pochissimi giorni di degenza o addirittura in day hospital e, grazie alla tac spirale multistrato che evita persino i mezzi di contrasto, si possono aggirare problematiche diagnostiche fino a poco tempo fa impensabili nei soggetti allergici. Il nostro nosocomio – ha evidenziato ancora la Rizzo – oggi vanta un autentico ‘Centro per la calcolosi’ dove ogni anno si effettuano oltre 500 trattamenti con altissima percentuale di risoluzione della patologia litiasica, grazie all’aggiornamento tecnologico che ci permette di disporre di tutte le opzioni terapeutiche, a seconda di ogni singolo caso clinico e che ci pone in perfetta linea con gli standard dei più rinomati centri specialistici del settore”.
Entrando nel merito delle prestazioni e delle tecniche usate dall’equipe del dott. Falvo si rileva che tra i circa 600 interventi di media e alta chirurgia urologica che vengono effettuati ogni anno al “Pugliese-Ciaccio”, il 60% è rappresentato da patologia tumorale, come quella prostatica, che rappresenta la seconda causa (dopo il tumore del polmone) di morte a livello mondiale, con un’incidenza altissima nella popolazione maschile che si sottopone a screening già intorno ai 50 anni di età. Altro ambito di azione è il tumore vescicale, in crescita statistica, che impiega una quantità impensabile di risorse in termini di diagnosi pre-chirugica, di trattamento endoscopico e in open-surgery. Anche il tumore del testicolo, relativamente frequente, assume una rilevanza enorme in termini sociali per il fatto che tale patologia interessa giovani soggetti in una fascia d’età particolarmente produttiva compresa tra i 20 e i 35 anni. Il tumore della prostata viene affrontato fin dal più remoto sospetto diagnostico. Dopo un protocollo di diagnosi preliminare oramai consolidato sulle linee guida internazionali, il paziente accede ad un percorso privilegiato che lo porta alla prostatectomia radicale retropubica con speciale tecnica “neck-sparing” in grado, cioè, non solo di garantirgli la radicalità oncologica (rimozione del tumore in blocco con prostata e vescicole seminali) ma soprattutto di preservare il “collo vescicale” cosa che consente di non subire l’angosciante problema dell’incontinenza urinaria post-chirurgica. È infatti noto a livello internazionale la più bassa incidenza di incontinenza urinaria dopo prostatectomia radicale, ottenuta proprio grazie alla tecnica che l’equipe catanzarese attua già da molti anni. E anche laddove non si possa ricorrere all’intervento chirurgico, il tumore prostatico trova le risposte più idonee in termini di indirizzi terapeutici, secondo i casi specifici, di tipo radioterapico ovvero ormonoterapico.
Per quanto riguarda i tumori vescicali, accanto alle consolidate tecniche di ricostruzione nei casi di cistectomia radicale, vengono fornite prestazioni ambulatoriali di endoscopia vescicale (ben oltre le 1200 cistoscopie annuali) a pazienti afferenti da tutte le province calabresi; così come dall’intero territorio regionale giungono pazienti per tumori genitali (cancro del pene e tumori dei testicoli) che in pochissimi giorni trovano la risoluzione chirurgica più completa.
Una riflessione particolare deve essere fatta per la gestione della patologia calcolotica. Grazie al servizio di litotrissia extracorporea di ultimissima generazione, con litotritore a doppio puntamento (ecografico e radiografico), e grazie ad un’agile organizzazione in regime di day-hospital, il centro di litotrissia della Soc di urologia del “Pugliese” offre assistenza e cura a un elevato numero di pazienti provenienti dall’ intero territorio calabrese. La calcolosi urinaria è affrontata e risolta sia con interventi di endourologia, secondo tecniche ben consolidate accanto ad altre di più recente creazione come l’intervento in chirurgia percutanea, cioè attuata attraverso un solo foro creato nella regione lombare per rimuovere grossi calcoli che occupano il rene; sia con la terapia litica extracorporea.

Regione Calabria

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