Reggio Calabria. Sono stati presentati questa mattina, presso la sede della Provincia di Reggio Calabria, i risultati relativi alla regione Calabria del progetto “Di.Sco.Bull, abbandono scolastico e bullismo: quali rischi tra i giovani”, finanziato con oltre 2,8 milioni di euro dal Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo 2007-2013” guidato dall’Autorità di Gestione, Prefetto Nicola Izzo .
Il progetto – che rientra nell’obiettivo operativo diretto a contenere gli effetti delle manifestazioni di devianza – ha coinvolto ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni di 9 istituti scolastici dislocati nelle regioni Obiettivo Convergenza (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia).
L’appuntamento di oggi è il secondo di un ciclo di seminari che toccherà le quattro regioni coinvolte. Gli incontri rientrano nell’ attività di sensibilizzazione e comunicazione finalizzate a creare una rete permanente sul territorio e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione dei fenomeni della dispersione scolastica e del bullismo.
I lavori sono stati aperti dal prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, che ha portato ai presenti il saluto dell’autorità di gestione del Pon Sicurezza.
“Dispersione scolastica e bullismo sono due temi importanti”, ha dichiarato il prefetto. “Il progetto Di.Sco.Bull dimostra la grande attenzione che il Pon Sicurezza riserva a queste problematiche”. “Attraverso un gioco di squadra vogliamo contrastare questi fenomeni”, ha aggiunto, “mettendo in campo anche nuovi progetti sul territorio per dare una riposta concreta da parte dello Stato. Nel reggino, ad esempio, c’è un’attenzione particolare verso la Locride, dove il Pon Sicurezza ha finanziato 19 progetti per la realizzazione di centri di aggregazione e impianti sportivi destinati ai giovani”.
In Calabria, il progetto Di.Sco.Bull ha coinvolto gli studenti dell’Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici “Sandro Pertini” di Crotone e dell’Istituto tecnico industriale “A. Panella” di Reggio, dove sono stati allestiti due centri che offrono servizi di ascolto e sostegno. I servizi sono rivolti a studenti, famiglie e docenti e coinvolgono un’équipe territoriale con competenze socio-pedagogiche.
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