Ottava e dodicesima prestazione. Meglio di così, la Ferrari attuale non può fare. Alonso e Massa dovranno limitare i danni ancor più di quanto non avvenuto in Cina, la scorsa settimana. Sakhir, che storicamente era pista amica del Cavallino rampante, quest’anno si trasforma in un nemico che infierisce sui punti deboli della F2012. Esigenze su trazione e velocità massima, proprio i talloni d’Achille della monoposto di Maranello.
«Oggi le condizioni della pista non erano le migliori, soprattutto a causa della sabbia e del vento. Inoltre, è una pista che si una molto raramente, e questo rende il venerdì difficile da interpretare, forse più che altrove», la premessa di Fernando Alonso.
«Abbiamo provato a controllare il comportamento delle gomme, che sono le stesse di Shanghai, ma con temperature assai diverse. C’è ancora molto da fare, specialmente al posteriore, per trovare più aderenza». Oggi, infatti, si è visto un Alonso molto impegnato a controllare la F2012 in uscita dalle curve, senza riuscire a trovare la trazione per scaricare la potenza sull’asfalto, con la conseguenza di scenografici quanto deleteri sovrasterzi.
A chiudere il venerdì nero (preannunciato) della Ferrari a Sakhir, la previsione di Pat Fry, che vede molto difficile un ingresso domani in qualifica nella Q3 conclusiva.
Fabiano Polimeni – grandprixnews.it