Lamezia Terme (Catanzaro). Carlo Fontanazza, giudce per le udienze preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, al culmine del processo celebrato con rito abbreviato, ha assolto quattro tecnici ed un imprenditore edile su cui, a vario titolo, gravavano le accuse di disastro colposo e omissione in atti d’ufficio. Si tratta di Luigi Guadagnuolo e Francesco Maida, entrambi ingegneri e direttori dei lavori per la realizzazione della strada di collegamento della SS 280 “Due Mari” Girifalcobivio di Maida; Francesco Catanese, proprietario dell’azienda “Merlo Adriano Spa”, impresa cui è stataappaltata l’opera; Venanzio Greco, tecnico che ha effettuato i calcoli strutturali per l’impresa, ed il geometra Paolo Barberio, che gestiva il cantiere con l’azienda Merlo. Per Luigi Maffia, che ha rappresentato la pubblica accusa, i cinque avrebbero tutti dovuto essere condannati a due e sei mesi di reclusione, secondo la tesi per la quale gli smottamenti franosi che hanno interessato la strada sarebbero stati causati da errate valutazioni in sede di progettazione ed esecuzione dell’opera. I legali degli imputati, gli avvocati Annarita Amato, Francesco Gambardella, Aurelio Manfredi e Giuseppe Spinelli, avevano, invece, richiesto che gli imputati fossero assolti.