Reggio Calabria. “Quale presidente della Commissione “Bilancio, Programmazione Economica ed Attività Produttive” nonché in qualità di membro – unico per la provincia di Reggio – del Comitato di Controllo Contabile del Consiglio Regionale, non posso non esprimere la mia preoccupazione per l’articolata presa di posizione del collega Nucera, riferita al bando in corso dell’Azienda sanitaria provinciale relativo al SUEM 118. Si tratta di affermazioni gravi nei contenuti, che impongono un immediato chiarimento da parte del direttore generale, se è vero che lo stesso bando escluderebbe a priori, sulla base di logiche tutte da chiarire, la partecipazione del vasto mondo del volontriato, il cui ruolo altamente positivo, specie nel settore della sanità e, soprattutto, nel comprensorio reggino, è stato in questi anni spesso sostitutivo delle attività delle Aziende Sanitarie Territoriali ed Ospedaliere, per la cronica carenza di risorse finanziarie ed umane”. E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, consigliere regionale della Lista Scopelliti. “In un’epoca in cui, pressocchè quotidianamente, ci sforziamo di far capire, nella nostra responsabilità, a dirigenti e manager ad ogni livello, che è venuto il momento di razionalizzare al massimo la spesa pubblica – e la sanità calabrese è la madre di tutte le battaglie – coniugando rigore e qualità dei servizi, stentiamo a comprendere come detto bando, escludendo aprioristicamente la partecipazione delle storiche organizzazioni del volontariato a vantaggio esclusivo del mondo imprenditoriale privato, possa rispondere ai naturali criteri di economicità che debbono presiedere a qualunque atto amministrativo, atteso che è largamente nota la notevole differenza dei costi di gestione tra privato e volontariato privo di fini di lucro”, aggiunge l’onorevole Imbalzano”. “Sono fermamente convinto che anche in questo caso la dottoressa Squillacioti farebbe bene a farsi carico tempestivamente e personalmente di una questione così delicata, effettuando le verifiche necessarie ed individuando le più adeguate iniziative, attenta soltanto ai bisogni dell’Asp reggina, ai suoi conti ed alla qualità dei servizi richiesti. Anche questa potrebbe rappresentare una occasione per una rivisitazione della struttura organizzativa dell’Ente e, perché no, per avviare un ormai inevitabile processo di ridimensionamento di alcuni dei troppi consiglieri di cui fino ad oggi si è voluta circondare”, conclude il presidente Candeloro Imbalzano.