Castrovillari. Caso Bergamini: per il medico legale il calciatore morì prima di essere investito

Cosenza. Secondo quanto accertato dalla perizia eseguita dal professor Roberto Testi, docente di Criminalistica all’Università di Torino e direttore di Medicina Legale dell’Azienda sanitaria provinciale di Torino, consulente incaricato dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza investito e trascinato da un camion il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, lungo la strada statale 106 a Roseto Capo Spulico, al momento dell’impatto era già deceduto. Sulla base di quanto riportato nell’edizione odierna de “Il Quotidiano della Calabria”, l’esito scaturisce dall’esame minuzioso di epidermide, fegato e vari altri tessuti custoditi in vetrini istologici, oltre che dallo studio accurato delle fotografie estratte il 4 gennaio del 1990, giorno in cui il cadavere del giovane calciatore fu sottoposto all’autopsia dal professor Francesco Maria Avato. ”Non abbiamo scoperto la luna – ha spiegato il professor Testi al “Quotidiano”, facendo riferimento alle analisi effettuate dall’altro medico legale, il dottor Giorgio Bolino dell’Univesità “La Sapienza” di Roma  – era già tutto scritto nella perizia di Avato. Se nelle nostre ci sono novità interessanti è perché allora nessuno ha mai letto bene quella perizia”. ”Ho trovato la scelta del procuratore – ha evidenziato il cattedratico in relazione all’assegnazione del compito a due diversi esperti – molto intelligente. A entrambi ha formulato gli stessi quesiti, ma mi pare che, autonomamente, siamo arrivati alle stesse conclusioni. Che, ribadisco, sono quelle di Avato”.

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