Reggio Calabria. Continua il programma di inserimento lavorativo di giovani con disagio mentale promosso dalla Regione Calabria e portato avanti dal Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Calabria insieme con alcune Cooperative sociali del territorio. Cinquantacinque giovani attualmente sono stati inseriti nelle Work-Experience presso aziende locali, e stanno già svolgendo una vera e propria attività lavorativa commisurata alle loro potenzialità, oltre ad essere integrati in esperienze formative di gruppo, di norma di tipo artistico o informatico.
Un lavoro che vede l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, attraverso il suo Dipartimento di Salute Mentale, attenta a cogliere quelle – purtroppo poche – opportunità che in questa regione si prospettano per tamponare, o comunque tentare di farlo, quelle grandi lacune sociali che rendono ancora difficoltoso, nonostante i progressi della scienza, il trattamento del disagio mentale nel nostro territorio.
Fra le esperienze artistiche, è stata di recente rappresentata al teatro Siracusa la divertente commedia “In paradiso e ritorno”, messa in scena dalla compagnia “Attori per caso”. Una serie di peccatori si presentano al cospetto del Padreterno per il giudizio finale, ma questi decide di lasciar loro una chance per redimersi, rimandandoli nel mondo dei peccatori con le dovute raccomandazioni. Ma la fiducia del buon Dio è mal riposta, tanto che questi alla fine deve prendere atto che “Cu nasci tundu non poti mòriri quadrato”.
Scritta da anonimo in vernacolo e riadattata per l’occasione dagli autori della cooperativa sociale “Città del Sole”, la particolarità dell’evento non è tanto nella commedia, quanto negli attori: la compagnia “attori per caso”, infatti, è composta da ragazze e ragazzi con disagio mentale, assistiti e coadiuvati nella loro performance dagli educatori della stessa Cooperativa.
Dieci e lode agli attori ed ai loro educatori. Ma il giudizio finale qui va oltre la dimensione tecnica della performance, e va ad estendersi a tutti coloro che lavorano per l’abbattimento delle barriere dello stigma, purtroppo non ancora del tutto cadute.
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