Vibo Valentia. Tre pullman da Vibo Valentia (partenza da piazza San Leoluca, alle ore 7,30) e undici dall’hinterland della provincia vibonese: è questo il contributo dei lavoratori vibonesi aderenti alla Cisal alla manifestazione del 1 maggio prossimo in programma a Cosenza sul tema: “La questione meridionale? Il coraggio di essere europei in un pezzo d’Italia dimenticato”. Il territorio vibonese parteciperà alla festa del Primo Maggio Cisal con rappresentanze di lavoratori provenienti dal serrese, dal basso Tirreno e dal filadelfiese. Il raduno è fissato per le ore 10,00 nella centralissima Piazza Fera, nel capoluogo silano, da dove il corteo (si preannuncia una presenza di oltre 5 mila lavoratori provenienti da ogni angolo della Calabria) muoverà per Piazza Kennedy dove alle 11,00 è previsto l’intervento del Segretario Generale Francesco Cavallaro. “Abbiamo deciso di festeggiare il “Lavoro” a Cosenza – spiega il leader del primo sindacato autonomo nazionale Francesco Cavallaro – per porre con forza all’attenzione del Paese la mancanza di un adeguato impegno da parte dei Governi e delle forze politiche di fare affermare una visione culturale e un progetto di sviluppo che possa collocare il Mezzogiorno tra le aree continentali più progredite ed avanzate e realizzare quella unità economico sociale del Paese più volte disperatamente e inutilmente invocata da più parti. Fino ad ora – osserva ancora il Segretario Generale della Cisal – nessun processo razionale e convincente è stato avviato per adeguare il territorio con infrastrutture, servizi, una semplificata burocrazia e vantaggi fiscali per attrarre investimenti e incrementare il tasso produttivo endogeno. Tutto questo, tra l’altro, in presenza della disponibilità di contributi strutturali europei rimasti in gran parte inutilizzati. Ora, i provvedimenti indiscriminati dell’ ultima manovra economico-finanziaria che colpiscono pesantemente il tessuto sociale e il sistema produttivo, in presenza di una disoccupazione giovanile tra le più alte del mondo industrializzato, richiedono una straordinaria assunzione di impegno e responsabilità da parte del Governo, dell’Ue. Una ennesima trascuratezza conclude Francesco Cavallaro – deluderà profondamente il popolo meridionale e renderà ancora più debole il Paese”. La delegazione dei lavoratori vibonesi verrà guidata dal segretario provinciale aggiunto Filippo Curtosi secondo il quale “la vera questione nazionale deve essere quella meridionale e quindi lotta alle criminalità e alle mafie. La Festa del Lavoro della Cisal di Cosenza del 1 maggio dovrà essere una grande giornata di libertà con obiettivo lo sviluppo del sud ed una forte richiesta al governo centrale nella consapevolezza che puntando sul sud si creano i presupposti ideali di crescita occupazionale, consentendo ai giovani calabresi di uscire dal ricatto della criminalità, offrendo loro la possibilità di rimanere nella loro terra. Mentre la politica – spiega – si è ridotta ad un supermarket dove per i cittadini consumatori, rassegnati e indifferenti non contano più le ideologie perché va avanti il leader che sa vendere meglio il suo prodotto”. Per Filippo Curtosi “la festa Cisal del Primo maggio a Cosenza deve riaffermare la libertà individuale, il valore del lavoro, la solidarietà, la dignità e la legalità proprio nella certezza di poter garantire un futuro di lavoro ai giovani, alle donne e agli emarginati”.