Catanzaro. A seguito di una telefonata giunta presso la Sala Operativa della Questura sulla linea 113 della Polizia di Stato, il pronto intervento degli uomini dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso Pubblico, ha permesso di trarre in arresto due componenti di quella che è conosciuta come la “Banda delle Fiat Panda”, un gruppo che sembra prendere di mira proprio le diffusissime utilitarie di casa Fiat che con ogni probabilità agisce su commissione e non è da escludere che alcune di queste autovetture possa prendere la strada della commercializzazione oltre i confini dello Stato.
Era da poco passata la mezzanotte, quando allertate dalla sala operativa, due pattuglie della Squadra Volante si sono recate verso il centro cittadino dove hanno rinvenuto un’automobile, una Fiat Panda di colore giallo appunto, palesemente oggetto di una tentativo di furto, in quanto presentava la serratura forzata, il quadro accensione completamente rotto e il cofano motore alzato per il cosiddetto cambio della centralina.
Su segnalazione di un passante, gli agenti si sono posti immediatamente alla ricerca di una autovettura Fiat Bravo color antracite, vista allontanarsi dal posto del tentativo di furto.
Una seconda segnalazione di furto in via Sinopoli sempre ai danni di una Fiat Panda (ancora una volta di colore giallo), questa volta giunta alla sala operativa dei Carabinieri, ha confermato i sospetti delle pattuglie che si sono posizionate in via Lucrezia della Valle ed in via degli Angioini allo scopo di bloccare le vie di fuga verso la zona bassa della città.
Tale intuizione operativa, ha dato di lì a pochi minuti i suoi frutti. Una delle due pattuglie ha fermato e controllato, all’incrocio semaforico di Via Lucrezia della Valle, una autovettura Fiat Bravo color antracite, corrispondente alla descrizione fatta in precedenza. Si è notato poi, che a seguire la Bravo era un’altra autovettura, presumibilmente una Fiat Panda, che alla vista della pattuglia invertiva repentinamente la marcia e si allontanava facendo perdere le proprie tracce. Tattica questa usata dalla macchina staffetta che si fa fermare mentre l’auto rubata si dilegua.
Gli occupanti sono stati identificati e sottoposti a perquisizione personale estesa anche al veicolo. Nel portaoggetti della portiera lato passeggero sono state rinvenute 2 pinze e sotto la moquette un arnese da scasso, il cosiddetto “spadino“, di costruzione artigianale, utilizzato per forzare le serrature delle portiere auto, oggetti questi tutti posti sotto sequestro.
I fermati sono stati condotti presso gli uffici della Questura e sottoposti a rilievi segnaletici e dichiarati in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato in concorso tra loro, nonché per il reato di detenzione di attrezzi atti allo scasso. Gli arrestati sono Alessandro Morelli di 31 anni e Marco Bevilacqua di 21 anni, entrambi residenti a Catanzaro.
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