Scoperta nota pasticceria del centro città che non ha dichiarato redditi negli ultimi 5 anni e non ha versato i contributi dei dipendenti

Reggio Calabria. Appariva formalmente in regola con l’Erario e la Previdenza il bar-pasticceria del centro cittadino, che rilasciava puntualmente lo scontrino fiscale ai clienti, ma che, poi, evitava di darne conto al Fisco, non versando all’Erario un euro di imposta. L’insospettabile “estroso” pasticciere, tuttavia, non è riuscito ad ingannare i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, i quali, nell’ambito della costante attività di controllo economico del territorio e di contrasto al sommerso d’azienda e di lavoro, pianificata dal Comandante Provinciale, hanno sottoposto a verifica l’esercizio commerciale, rilevando, per le sole annualità 2010 e 2011, ricavi sottratti a tassazione per oltre 400.000 euro e violazioni all’IVA per oltre 40.000 euro. Nel corso dell’ispezione è stato, altresì, scoperto l’impiego di 3 lavoratori “in nero”, due dei quali adibiti al laboratorio ed il terzo impiegato con mansioni di barman. A carico del titolare dell’esercizio sono scattate, quindi, le maxi sanzioni, introdotte dalla legge 4 novembre 2010 n.183, cosiddeto Collegato Lavoro, nella misura di 340.000 euro.

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