Stalking: pugni, calci e minacce di morte all’ex fidanzata: 39enne arrestato a Reggio in flagranza di reato

Reggio Calabria. Prosegue l’attività dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccors Pubblico, nel quadro della complessiva intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore  Carmelo Casabona, volti anche a fronteggiare in maniera categorica episodi di violenza domestica. Personale delle Volanti è intervenuto  giovedì scorso, su disposizione della sala operativa per una riferita aggressione e danneggiamento di autovettura. Giunti sul posto, la donna che aveva richiesto soccorso, in evidente stato di alterazione e visibilmente terrorizzata, ha riferito che, nel trovarsi a bordo della propria autovettura, era stata pedinata dall’ex fidanzato con uno scooter di colore scuro; lo stesso più volte aveva intimato, sia verbalmente che con manovre azzardate, di arrestare la vettura. Giunti allo svincolo porto, a causa di rallentamenti, il giovane stalker è sceso dallo scooter e cercato d’aprirne la portiera mentre iniziava a colpire il veicolo con calci e sputi, procurando la rottura di un fanalino posteriore e delle calotte degli specchietti retrovisori esterni, improvvisamente e fortunatamente desistendo poco dopo. La donna, impaurita, ha avvisatol “113” chiedendo l’intervento di una Volante e, appena districatasi dal traffico, ha ripreso la marcia, rifugiandosi in un vicino parcheggio. Una volta sul posto gli agenti phanno constatato il terrore negli occhi della donna e diramato, tramite Sala Operativa, la nota di ricerca dello scooter Piaggio Beverly 250 e la via di fuga. Il giovane è stato individuato in prossimità della Questura e trattenuto fino all’arrivo della pattuglia.  Identificato in Domenico Cristiano, 39 anni, ha riferito che voleva denunciare un incidente subito poco prima e che l’autovettura in questione risultava essere quella su cui viaggiava la donna. Intanto,  in un’altra stanza,  davanti a personale specializzato dell’UPGSP, la donna dichiarava che da diverso tempo era vittima dei comportamenti aggressivi dell’uomo e che anche le sue piccole figlie erano oggetto di minacce, ormai determinando uno stato di persistente agitazione ed ansia tale da dover modificare il proprio stile di vita. Proprio questi comportamenti l’avevano già spinta, anche di recente, a denunciare l’uomo. Nei locali dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretto dal Commissario Capo Giuseppe Giliberti, il giovane, incrociando la donna nei corridoi, l’ha minacciata di morte proferendo frasi in stretto dialetto reggino augurandole ogni male, in presenza degli agenti: la donna,  terrorizzata,  è scoppiata in lacrime. L’uomo è stato  tratto in arresto per atti persecutori in flagranza di reato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria competente che ne ha disposto la traduzione presso la locale casa circondariale. Questa particolare, quanto attuale, tipologia di fatto criminoso, dall’evoluzione sovente drammatica, ha pertanto determinato i poliziotti ad intervenire e si è reso necessario arrestare in flagranza di reato il giovane a causa delle perseveranti vessazioni da parte dello “stalker”, il quale, oltre a determinare una lesione alla dignità e alla onorabilità della donna, le aveva ormai reso impossibile una pacifica e serena conduzione di vita, cagionandole stati d’ansia.

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