Roma. Il futuro degli ottanta lavoratori della società “Acquereggine” sarà portato domani all’attenzione del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, dalla deputata calabrese Maria Grazia Laganà Fortugno. Nel corso della programmata seduta del question time, la parlamentare, infatti, chiederà alla rappresentante dell’Esecutivo che il governo Monti intervenga per salvaguardare il futuro dei dipendenti della società. L’azienda, che ha gestito gli impianti di depurazione nel territorio ricadente nell’Ato 5, nelle scorse settimane ha riconsegnato gli impianti stessi ai Comuni morosi. «È una triste e paradossale situazione: un’azienda virtuosa rimane schiacciata sotto il peso non dei debiti, ma dei crediti non soddisfatti. Tutto questo ha portato al verificarsi di una condizione assurda, nella quale non si possono ravvisare responsabilità della società, ma certamente le conseguenze della disastrosa congiuntura economico-finanziaria che attanaglia gli enti locali. Al ministro Fornero – conclude Maria Grazia Laganà Fortugno – chiederò di conoscere quali concrete iniziative s’intendano assumere per far sì che, riavviato il recupero degli ingenti crediti vantati da Acquereggine, si proceda alla riassunzione di quegli stessi lavoratori che, generosamente e con professionalità, hanno gestito un servizio delicatissimo. Nonostante l’impegno profuso dall’ufficio territoriale del governo di Reggio Calabria, è in pericolo il futuro di tante famiglie che non possono essere abbandonate a loro stesse: è necessario che l’esecutivo nazionale intervenga».
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