Reggio Calabria. Sabato 12 maggio alle ore 17.00 presso il centro Pierre verrà presentato il libro “Scienze medico-legali sociali e forensi”, fresco di stampa, edito da Giuffrè editore. Relatori dell’evento saranno il prof. Attilio Gorassini, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e il prof. Nico D’Ascola, docente di Diritto Penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e inoltre i medici legali Nino Trunfio, Franco Battaglia e Pietro Tarzia. Il libro è scritto a più mani ed è coordinato dal prof. Cosimo Lorè cattedratico di medicina legale dell’Università di Siena e vanta collaborazioni di eminenti professionisti nel mondo della medicina e della giurisprudenza e del giornalismo. I giuristi avvocati penalisti Pierpaolo Berardi e Massimo Rossi e i civilisti Federico de Piero e
Antonio Tanza, il magistrato Gabriele Positano, lo psichiatra Pasquale Romeo, i cattedratici di Fisica Leonardo Bosi e di Statistica Tommaso Gastaldi, l’ingegnere gestionale Fabio Merlotti, il medico legale Paolo Mandelli, l’anestesista Gilberto Pari, il cardiologo Marcello Costantini, l’oftalmologo Cosimo Mazzotta, l’odontoiatra Maria Sofia Rini, l’economista Marcello Pili, il giurista Alessandro Passaro e la biologa Barbara Mezzano, il giornalista Giulio Giusti.
L’opera si arricchisce degli editoriali della Giornalista Francesca Patanè, siciliana di cultura e coraggio superiori, animata da indomita indipendenza intellettuale, impegnata fino all’ultimo giorno della vita nella ricerca di verità scomode nel mondo accademico italiano. L’unico autore calabrese è il dottor Pasquale Romeo psichiatra e psicoterapeuta. In questo libro ci si rivolge in modo accessibile a chiunque, affinché gli studi pubblicati risultino obiettivi e comprensibili, cioè scientifici, e anche, come si addice a una scrittura che voglia essere utile, elaborati secondo i canoni della conoscenza comunicata (comunicazione della scienza) per consentire la lettura anche ai non addetti ai lavori delle varie branche del sapere, perché ogni atto su un fatto o un fenomeno ha senso e valore scientifico se è chiaro e confrontabile con conoscenze di pubblica accettazione e immediata accessibilità per la verifica di attendibilità, veridicità e validità: tali esigenze e requisiti si accentuano, condizionandone il significato e l’utilità, quando l’indagine verte su questioni inerenti vicende da analizzare e valutare sotto i profili variegati e complessi delle scienze medico-legali sociali e forensi; si ricorre alla “tecnologia della umiltà” per presentare evidenze non di quantità probabile bensì di qualità provata, consapevoli delle “turbolenze” che nei contenziosi incontrano elementari conoscenze scientifiche ed evidenti coerenze logiche. Così si affronta una serie di ricerche che esplorano ambiti complessi e decisivi per il futuro di ognuno, ma imperscrutabili ai più, come la mente dell’uomo contemporaneo e la sua identità o la magistratura nei suoi rapporti con associazioni segrete o la mediazione intervenuta nel contenzioso per risolvere le liti della sanità pubblica e del traffico stradale.
Si cerca in sostanza di corrispondere nei fatti all’auspicio di un imperatore illuminato amante delle arti e delle scienze, Federico II: render manifeste le cose così come sono!
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