Il Consiglio regionale approva legge su minoranze linguistiche

Reggio Calabria. “L’approvazione della legge sulle minoranze linguistiche è un atto positivo e pone in essere le condizioni ottimali per un rilancio, anche ai fini turistici, di autentiche eccellenze culturali di cui è ricca la Calabria”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Pasquale Tripodi, che ha proposto alcuni emendamenti all’impianto originario deliberato dalla Giunta regionale, approvati dal Consiglio. “Si aprono prospettive non solo per quel che concerne la difesa ed il riconoscimento di forme tradizionali di espressione linguistica orale, ma si allargano le potenzialità di promozione di un bacino demo-antropologico che affonda le radici in millenni di storia, come nel caso dei Greci di Calabria. La norma prevede infatti l’attuazione di tutte quelle misure, a partire da una banca dati, idonee a creare un archivio di riferimento dentro cui far convergere ogni utile informazione su quello che, non a torto, possiamo definire un bene storico della nostra società, come il multilinguismo. Tutto questo, inoltre, sarà la base di partenza per avviare politiche di promozione specifiche che servono come attrattiva per territori, come la Locride, colpiti significativamente dalla crisi economica. La materia, peraltro, si incrocia positivamente con una domanda di lavoro cui sono interessate soprattutto le giovani generazioni, cui affidare la gestione di centri di documentazione, ricerche sul territorio, sistemi di comunicazione e di informazione ai fini scolastici e turistici, in stretto raccordo con il sistema educativo regionale, dalla scuola elementare, fino alle università. E’ un modo questo di rispondere alla crisi partendo dalla valorizzazione delle risorse autoctone che offre il territorio, un criterio che può essere assunto come indicazione fondante per ogni altro tipo di attività che contribuisca dal basso a risollevare le condizioni critiche del tessuto economico e sociale calabrese”.

 

 

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