Vibo Valentia. “L’Amministrazione D’Agostino si assuma fino in fondo le proprie responsabilità e dia la giusta importanza alle cose. Da un anno ormai, i cittadini di Vibo Marina e Bivona non possono utilizzare l’acqua potabile a causa di infiltrazioni di idrocarburi in uno dei pochissimi serbatoi che in città sono direttamente gestiti dal Comune”. Lo sottolinea in una nota Giovanni Russo, consigliere comunale del Partito Democratico, che spiega: “Attraverso l’ordinanza del sindaco n°41 del 17 maggio 2011, si dichiarava l’assoluto divieto dell’utilizzo per consumo alimentare ed umano dell’acqua domestica e delle pubbliche fontane delle frazioni di Vibo Marina e Bivona ed ad oggi, cioè a poco meno di un anno tale ordinanza non solo non è stata revocata perché il problema non è stato ancora risolto, ma paradosso dei paradossi si chiede ai cittadini di Bivona e Vibo Marina di pagare comunque il canone dell’acqua. Bene, se nel predisporre la percentuale di riduzione del canone acqua si è tenuto conto del periodo dell’anno in cui si è verificato il disservizio e il disagio, allora non ci vogliono né luminari né cattedratici per affermare che tale riduzione debba essere del 100%, visto che l’ordinanza di cui sopra ad oggi non è stata ancora revocata. Mi chiedo, dunque, perché si voglia far pagare ai cittadini di Vibo Marina e Bivona un servizio di cui negli ultimi 365 giorni non si è usufruito? Forse per cercare di far quadrare un bilancio che, è il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti? Già, perché questa Amministrazione, è bene ricordarlo, ha causato un buco di quasi quattro milioni di euro per delle previsioni errate, addossando la responsabilità ad altri, e non sa come risanare. Inoltre svincola somme già impegnate per importanti opere, per fare fronte alle difficili condizioni di cassa, senza avere ad oggi certezze per come integrare le somme svincolate”. Oggi – continua Russo – l’Amministrazione di centrodestra che guida la città, infatti, per far fronte al buco, adotta una politica tributaria da veri e propri esattori, senza comprendere affatto il difficilissimo momento dal punto di vista economico stanno attraversando i cittadini, e senza offrire i benché minimi servizi ai cittadini vibonesi, acqua potabile in primis”. E’ per questo – conclude il consigliere comunale PD – che mi appello all’assessore Manfrida e al sindaco D’Agostino affinché esentino in toto i cittadini di Vibo Marina e Bivona dal pagamento dell’acqua e non diano degli inutili contentini che a parere dello scrivente sono offensivi nei confronti di chi vive tra grandissimi disagi nelle due frazioni”.