Reggio Calabria. Il Sistri doveva diventare uno strumento per sconfiggere le eco-mafie, eliminare ogni possibilità di smaltire illegalmente i rifiuti speciali. In realtà come sostenuto sin dall’inizio dalla Confartigianato era un sistema che aggiungeva solo costi alle imprese sane e complicava o meglio rendeva impossibile la vita alle imprese , con procedure burocratiche assurde ed inutili. Le imprese Italiane più diligenti hanno versato allo stato oltre settanta milione di euro per un servizio mai partito per l’incapacità di Finmeccanica attraverso le società controllate di mettere in piede un sistema operativo funzionante. Molto probabilmente è stata l’ennesima trovata per fare cassa a spese delle aziende. Non basta ed è inutile rinviare il pagamento per il 2012 al 30 novembre. Lo stato deve restituire alle imprese i versamenti incamerati negli anni precedenti e trovare sistemi di controllo semplici ed efficienti per i rifiuti e soprattutto non porre a carico degli artigiani ulteriori tasse mascherate. La Confartigianato ha messo in cantiere, in tutta Italia, una serie di azioni legali che saranno attivati a tutela della categoria se in tempi ragionevoli non saranno restituite e per intero le somme arbitrariamente incassate per un servizio che si è scoperto non operativo
Demetrio Battaglia
Segretario Provinciale Confartigianato RC