Reggio Calabria. Sono nove gli arresti operati dai carabinieri della Compagnia cittadina, diretta dal capitano Nicola De Tullio, nell’ambito del controllo del territorio in città nei giorni scorsi.
Nella prima operazione i carabinieri della Stazione Rione Modena, diretta dal maresciallo capo Andrea Levi, hanno tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere due persone, Domenico Scarfò, di 57 anni, e Maria Belmondo, di 51 anni. I due sono accusati di violenza a pubblico ufficiale aggravata e continuata ai danni di medici dell’ASP di Reggio Calabria.
Le indagini sono state condotte dalla Stazione Rione Modena a seguito di diverse denunce e richieste di intervento al 112 da parte di medici che prestano servizio presso la sede ASP di via Delle Vittorie. I due arrestati nell’arco di alcuni mesi si sarebbero recati presso quella struttura sanitaria minacciando i diversi medici di turno di volta in volta presenti al fine di ottenere la prescrizione del farmaco “contramal” (un analgesico della famiglia degli oppiacei che ha effetti simili a quelli della morfina) pur non avendone i requisiti. Le condotte, protrattesi nel tempo hanno visto peraltro una gravità crescente poiché si è passati dalle minacce di danneggiamento dell’autovettura a minacce di morte, fino all’ultimo episodio denunciato in cui la donna avrebbe minacciato una dottoressa con un coltello a serramanico.
I due sono stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare per il reato di violenza a pubblico ufficiale aggravata e continuata.
Nell’ambito del contrasto ai reati in materia di stupefacenti i carabinieri della Stazione di Archi hanno tratto in arresto Demetrio Marco Serra, 42enne, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un posto di controllo, infatti, l’uomo è stato controllato a bordo della sua Fiat 600. I militari hanno effettuato una perquisizione sulla sua persona e lo hanno trovato in possesso di 10 grammi di marijuana. A seguito di ciò i carabinieri si sono recati presso l’abitazione del soggetto al fine di effettuare una perquisizione domiciliare. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti ulteriori 200 grammi del medesimo stupefacente. L’uomo, già gravato da precedenti specifici, è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Nell’ambito dei controlli mirati a garantire la sicurezza in Piazza Garibaldi, invece, i militari sono intervenuti per una rissa scoppiata tra alcuni cittadini indiani. Il fatto è stato segnalato da un militare libero dal servizio ed immediatamente sono intervenute le pattuglie che hanno sorpreso i tre che si picchiavano selvaggiamente: due di essi erano già stati arresti nei mesi scorsi per rissa dai carabinieri. I fermati avevano riportato lesioni a seguito della rissa per la violenza con cui si erano scontrati. Sono stati tratti in arresto per rissa aggravata.
Nell’ambito dei controlli a persona sottoposte a misure restrittive i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, diretto dal tenente Domenico De Biasio, hanno tratto in arresto la cittadina rumena Rostas Fraga Ana, 25enne, sottoposta agli arresti domiciliari, mentre i carabinieri della Stazione Rione Modena hanno tratto in arresto in due distinte attività Luigi Panzera, 39enne, e Giovanni Mangiola di 44 anni, sottoposti ad arresti domiciliari, poiché tutti sono stati sorpresi fuori dalle rispettive abitazioni in violazione delle prescrizioni imposte dalla misura cautelare.