160° Anniversario della Polizia di Stato: il discorso del Questore Carmelo Casabona

ALL’INTERNO LA PHOTOGALLERY CON LE IMMAGINI DELLA FESTA DELLA POLIZIA

Reggio Calabria. Di seguito pubblichiamo l’allocuzione del Questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, in occasione del 160° Anniversario di fondazione della Polizia di Stato:

In questo 160° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, desidero rivolgere un caloroso saluto a tutte le Autorità civili e militari che hanno aderito al nostro invito.
Un particolare saluto al Sig. Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, dott. Vittorio PISCITELLI, recentemente insediatosi, al quale rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro.
Al Senatore Luigi DE SENA, Vice Presidente della Commissione Antimafia, va il nostro ringraziamento per la sua particolare attenzione prestata alle problematiche della Nostra Provincia.
Un saluto al Sindaco di Reggio Calabria dr. Demetrio ARENA ed al Presidente della Provincia dr. Giuseppe RAFFA.
Un affettuoso ringraziamento a S.E. l’Arcivescovo Monsignor Vittorio MONDELLO.
Un pensiero va a tutti i Sindaci della Provincia, con particolare riferimento ai Comuni ove hanno sede i Commissariati distaccati, che continuano ad esserci vicini e di sostegno, con i rispettivi gonfaloni.

Un saluto particolare ai Sindaci dei comuni di Monasterace e Rosarno, dr.ssa Maria Carmela LANZETTA e dr.ssa Elisabetta TRIPODI, che hanno dimostrato coraggio e perseveranza nel continuare la loro azione di governo nelle rispettive comunità, nonostante gli atti intimidatori posti in essere dalle consorterie criminali. La loro condotta deve essere punto di riferimento di tutti gli amministratori della nostra provincia. Solo la fermezza può un giorno determinare la sconfitta della ‘ndrangheta.
Noi staremo sempre al fianco di tutti coloro che intendono intraprendere la via della legalità, perché solo con questi esempi possiamo affermare la libertà e la democrazia nel nostro territorio. Al Signor Procuratore Generale ed ai componenti della magistratura dei distretti di Locri, Palmi e Reggio Calabria rivolgo la mia sincera gratitudine e stima per il sostegno dato alla Polizia di Stato per l’affermazione della legalità.

Un particolare ringraziamento ai Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i quali, quotidianamente, in uno spirito di fattiva collaborazione, affiancano la Polizia di Stato nel difficile compito del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Rivolgo un saluto ai Comandanti della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Municipale, della Polizia Provinciale, nonché a tutte le Associazioni d’Arma.
Un sincero ringraziamento giunga anche al mondo della scuola, qui rappresentata non solo da insegnanti ed educatori, ma da tantissimi adolescenti e ragazzi degli istituti cittadini, nella ferma convinzione che la collaborazione tra la scuola e la Polizia di Stato sia elemento imprescindibile per il formarsi della cultura della legalità e della coscienza civile delle nuove generazioni.

Voglio, altresì, esprimere sentimenti di profonda gratitudine a tutte le Associazioni che hanno organizzato iniziative di solidarietà e di vicinanza con le Forze dell’Ordine e la Magistratura. Tra di esse ricordo le Associazioni “RIFERIMENTI”, “LIBERA” , “REGGIO NON TACE” e tutte le altre impegnate nell’affermazione della legalità in Questa Provincia.
Un saluto anche a tutte le Associazioni Antiracket presenti nel territorio, il cui impegno profuso si fonde con quello della Polizia di Stato per dare fiducia e sostegno a tutte le vittime del racket.
Ai rappresentanti del mondo imprenditoriale ed economico presenti a questa Nostra Cerimonia vogliamo manifestare la vicinanza della Polizia di Stato poiché ci rendiamo conto che nel meridione appare sempre più difficile il libero esercizio imprenditoriale.

Ai rappresentanti degli studenti degli Istituti Scolastici CAMPANELLA, ENRICO FERMI, GALILEO GALILEI, GALLUPPI, PASCOLI, PRINCIPE DI PIEMONTE,
SPANO’ – BOLANI, LICEO SCIENTIFICO VINCI, MAGISTRALE TOMMASO GULLI’, SAN VINCENZO, VITRIOLI, VITTORINO DA FELTRI, CIRCOLO DIDATTICO VILLA SAN GIOVANNI, a loro vogliamo dare un messaggio positivo di concreta speranza, affinché si possa far prevalere il desiderio di legalità, unico e solo strumento valido per condurre la società onesta alla vittoria sulla vile azione criminale delle organizzazioni mafiose. La nostra speranza è che siano proprio le nuove generazioni, ancora scevre da condizionamenti negativi, a trascinarci fuori dalla palude del malaffare e del malcostume, attraverso la loro azione costantemente improntata alla legalità ed al senso di giustizia.
E a Voi giovani studenti voglio ancora rivolgermi per ricordare la vostra coetanea Melissa, vittima di gratuita violenza.

Un grato pensiero ed un vivissimo ringraziamento ai rappresentanti della stampa e degli organi di informazione, costante stimolo per meglio comprendere le problematiche di questa meravigliosa terra ed importante veicolo di conoscenza ed espressione massima di una società libera e democratica .
Anche quest’anno sono stati raggiunti significativi ed importanti traguardi grazie all’impegno del personale della Polizia di Stato, qui rappresentato da tutte le sue articolazioni. Ed agli uomini ed alle donne della Polizia di Stato esprimo il mio particolare compiacimento per l’impegno che hanno profuso, consentendo di raggiungere importanti traguardi.
Sentimenti di affetto e di riconoscenza vanno ai pensionati della Polizia di Stato che rappresentano la nostra memoria, le nostre tradizioni, le nostre radici.
Un grazie anche al personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno per l’apprezzabile contributo reso.

Un dovuto riconoscimento alle Organizzazioni Sindacali sia della Polizia di Stato che del personale civile dell’Interno per la loro fattiva collaborazione.

Nel corso dei suoi 160 anni di storia, la Polizia italiana ha subito importanti e profonde trasformazioni. Dall’istituzione del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza nel 1852, alla nascita della Polizia di Stato nel 1981 e la conseguente smilitarizzazione uniformandosi alle polizie europee. I mutamenti organizzativi dell’istituzione ed il suo progresso sono andati di pari passo con la storia nazionale, essendone parte integrante nonché specchio delle dinamiche sociali.

Attraverso lo studio delle storie personali di donne ed uomini che hanno operato e che operano nella polizia, nel contesto degli eventi storici, dai regni preunitari all’unificazione del 1861, dalla nascita della Repubblica nel 1946 fino ai tempi recenti, è possibile ricostruire e comprendere aspetti fondamentali del nostro Paese come, ad esempio, quello dell’evoluzione nel tempo della gestione della sicurezza dei cittadini ed il profondo cambiamento del rapporto tra la pubblica sicurezza e la società civile.
L’incremento degli standard di preparazione e formazione, nel corso della sua storia, richiesti sempre in misura crescente dall’evolversi delle problematiche sociali, rende oggi la Polizia di Stato una organizzazione efficiente e professionale, capace di confrontarsi con le migliori polizie del mondo.

Questo lo dimostrano anche i continui scambi e aggiornamenti per contrastare il crimine organizzato che, purtroppo, nelle sue articolazioni siciliane e calabresi, si è ramificato nei vari aspetti criminologici che vanno dal traffico internazionale di stupefacenti al riciclaggio.
E’ con profonda umiltà e senso del dovere, che l’Istituzione Polizia di Stato si approccia con i cittadini al fine di migliorare insieme il bene fondamentale della sicurezza, baluardo di crescita di una società civile e democratica e nella consapevolezza di essere partecipi dello sviluppo della sicurezza e non meri spettatori.
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La grave crisi economica in tutta Europa, incide con maggior forza nel nostro meridione, ed anche la Provincia di Reggio
Calabria non si sottrae a questi eventi.
Chi vive a contatto con la società, come la Polizia di Stato, ha potuto registrare un decadimento economico che inequivocabilmente si riflette sull’assetto dei rapporti sociali. I poliziotti costituiscono, perciò, un termometro sociale sensibilissimo che ci parla delle nuove problematiche della sicurezza pubblica.
Molte sono state le criticità affrontate in questa Provincia causate dalla grave crisi economica ed occupazionale che ha colpito il Nostro Paese ed in particolare il Meridione.
Considerate le difficoltà economico-produttive in cui versa la Calabria, aggravate dalla crisi in atto nel Paese, la disoccupazione rappresenta uno dei problemi più annosi per questa realtà del Meridione.
Secondo uno studio di Confartigianato è stato calcolato che il tasso di disoccupazione dei giovani è del 25% posizionando la nostra provincia al 23° posto.
Altro indicatore rilevante della preoccupante realtà reggina è rappresentato dall’elevato numero di fallimenti delle imprese e dal rapporto, tra iscrizioni e cancellazioni annuali, della Camera di Commercio.
Tra le più importanti vertenze seguite dalla Questura di Reggio Calabria ricordiamo quelle dei lavoratori del settore dei servizi municipalizzati e del commercio, nonché quelle dell’area portuale di Gioia Tauro e dei lavoratori di aziende di trasporti. Determinante è stata l’opera di mediazione svolta dalla Questura e dalle altre istituzioni per la composizione dei conflitti.
V ogliamo ricordare, altresì, le problematiche affrontate positivamente nel settore dei migranti presenti nella Piana di Gioia Tauro.

L’azione sinergica svolta dalla Prefettura, dalla Questura, nonché dai sindaci della Piana ha scongiurato il reiterarsi di problematiche di ordine pubblico.
In questo contesto non possiamo non citare l’annosa e drammatica vicenda degli sbarchi dei migranti lungo le nostre coste.
Enorme è stato lo sforzo di tutte le Forze di Polizia e delle altre Istituzioni impegnate nella gestione dei clandestini anche sotto l’aspetto della solidarietà e dell’accoglienza.
Altri importanti eventi gestiti nel settore dell’Ordine Pubblico sono quelli relativi alle manifestazioni sportive.

Anche in questo delicato contesto, le scelte compiute e lo sforzo sinergico svolto con le altre Forze di Polizia, hanno consentito di contemperare i diritti dei cittadini con le esigenze del rispetto della legalità.
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Il motto “STORIA DI CORAGGIO E INNOVAZIONE“ che quest’anno è stato individuato per questa celebrazione, sintetizza lo spirito di servizio che anima il nostro quotidiano impegno, sulla
scia delle dinamiche sociali in continua evoluzione e fermento.
La Polizia di Stato non può non seguire con vivissima attenzione i profondi e veloci cambiamenti che avvengono nella società moderna.
Ai rapidi mutamenti degli scenari interni ed esterni, sia nelle aziende private che nelle Istituzioni pubbliche, deve essere più che sensibile “l’azienda Polizia di Stato”, la quale non può più rivendicare il monopolio della gestione del bene sicurezza.
La sicurezza DEVE essere intesa come investimento collettivo della qualità della vita, condizione essenziale per lo sviluppo socio-economico e la crescita della società. La sicurezza come NECESSITA’, come risposta alla sensazione di smarrimento avvertita dai cittadini ogni qual volta i media portano a galla episodi legati al crimine diffuso, al terrorismo, alla violenza e soprattutto a quelli di origine ‘ndranghetistica, che mina alla base le fondamentali e naturali regole della convivenza civile e democratica. Violenza che si esprime anche e soprattutto attraverso le numerose intimidazioni contro i pubblici amministratori locali.
Si comprende, così, la necessità di elaborare innovativi modelli di comportamento in grado di coinvolgere, responsabilmente, nella strategia della sicurezza le diverse componenti della società di oggi e di quella futura, sfruttando al meglio tutte le disponibilità di interazione esistenti nella Provincia.
Da qui la necessità di una Polizia di Stato legata al territorio, responsabilizzata, in grado di intervenire su numerosi problemi ed aperta alla collaborazione con le altre Istituzioni per consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini, che devono essere al centro e protagonisti del sistema di “sicurezza partecipata” .
E, quindi, il motto della Festa della Polizia di quest’anno : “STORIA DI CORAGGIO ED INNOVAZIONE“ deve essere la sintesi del nostro appassionato impegno per affrontare le sfide del nostro tempo. I cittadini devono avere piena fiducia nella nostra Istituzione, la quale CON CORAGGIO deve continuare nell’importante cammino della innovazione.
La Polizia di Stato MAI si sottrarrà a questi sacrosanti principi, dimostrandolo giornalmente con il proprio impegno e sacrificio sul territorio.

A tal proposito voglio ricordare chi ha speso la propria vita per renderci più liberi dalla sopraffazione delle mafie. Tra questi voglio citare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nonché i colleghi Boris Giuliano, Ninni Cassarà, Giuseppe Montana e tutte le altre vittime che hanno pagato con la loro vita consentendoci, oggi, di poter svolgere il nostro lavoro di poliziotti con uno sguardo più lungimirante, facendo crescere la speranza che un giorno le mafie possano essere sconfitte per sempre.
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Nel nostro sistema economico l’ingerenza dell’attività mafiosa è dirompente in quanto il suo volume d’affari raggiunge livelli elevati. Per tale ragione non si può escludere che l’impresa ‘ndrangheta, in tutte le sue articolazioni, nel panorama nazionale
rappresenti la fetta più grande.
Non vi è dubbio che tale ingombrante presenza rappresenti un grave pericolo per la crescita dell’economia, poiché la ‘ndrangheta non rispetta le regole della libera concorrenza gestendo l’attività economica con metodi IMPOSITIVI che non sono quelli del libero mercato e della libera iniziativa.
Tale imposizione si estende in tutti i gradi delle attività commerciali, che va dalla riscossione degli insoluti, al contrasto con i fornitori, sconti di mercato ed in ultimo alle problematiche relative alle vertenze sindacali.
In questi spazi la ‘ndrangheta non rispetta la competizione e la meritocrazia. Tutto ciò, oltre a proiettarsi in uno spazio regionalistico e nazionalistico, si estende a livello mondiale ove i loro tentacoli, attraverso la globalizzazione del crimine, influenzano i mercati.

Per tale ragione è necessario il controllo delle dinamiche della criminalità organizzata per scongiurare l’intromissione delle stesse nella nostra economia produttiva e l’inquinamento del libero mercato che si basa su principi economici di investimento, produttività ed impresa.
Altri fenomeni pregiudizievoli per l’economia, come l’imposizione di forniture e servizi, ovvero del “pizzo”, creano momenti di distorsione del libero mercato appesantendo la gestione di una impresa condizionata da tali nefasti fattori.
Dopo tre anni alla guida della Questura di Reggio Calabria, dovendo fare un bilancio dell’attività svolta, ritengo doveroso richiamare, anzitutto, la profonda ed efficace azione di contrasto alla criminalità organizzata che si è sviluppata su tutti i variegati fronti in cui essa si manifesta : dagli omicidi al traffico di droga e di armi, dal riciclaggio di denaro sporco all’infiltrazione negli apparati pubblici, all’usura ed all’estorsione.

In tale contesto, con l’ausilio delle Forze di Polizia presenti sul territorio, è stata condotta un’efficace azione sinergica di contrasto alla ‘ndrangheta.
Sono state sgominate numerose associazioni mafiose a conclusione di complesse attività investigative. Tra tutte le operazioni voglio ricordare, in particolare :
1.L’esecuzione di 40 ordinanze di custodia cautelare nei confronti del clan “MAZZAFERRO” di Gioiosa Ionica, che ha visto coinvolto anche il sindaco di quel centro, per reati perpetrati dal 1993 al 2009;
2. L’arresto di ben 9 dipendenti infedeli del Comune di Reggio Calabria che ha consentito di focalizzare l’esistenza di un sistema di potere illegale all’interno dell’Ufficio Urbanistica, sistema che ha operato e prosperato dal 2001 al 2009;
3. L’operazione di polizia contro il clan della ‘ndrangheta dei “GALLICO” di Palmi;
4. La disarticolazione del clan cittadino dei “BORGHETTO – CARIDI – ZINDATO” con il contestuale sequestro preventivo di quattro ditte commerciali;
5. L’operazione “San Giorgio” del febbraio 2012 con l’arresto di nove esponenti di spicco della cosca “CARIDI – LIBRI” per associazione a delinquere di stampo mafioso;
6. L’importante attività contro il clan “LO GIUDICE” per associazione a delinquere di stampo mafioso ed intestazione fittizia di beni di illecita provenienza ed il sequestro preventivo di beni immobili ed imprese per un valore complessivo di circa cinque milioni di euro.
Nell’ambito di detta operazione tre esponenti della cosca sono stati arrestati per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Angela COSTANTINO, madre di quattro figli, misteriosamente scomparsa nel marzo del 1994.

Una particolare attenzione è stata posta, altresì, alla ricerca dei latitanti, riuscendo a catturare diversi soggetti di comprovata pericolosità legati alle grandi organizzazioni criminali.
Durante l’anno trascorso la Polizia di Stato ha conseguito risultati abbastanza lusinghieri anche attraverso l’aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata, procedendo al sequestro e confiscando beni per un valore di svariati milioni di euro.
Inoltre, si è proceduto all’acquisizione di beni che, pur essendo stati confiscati, erano rimasti nella materiale disponibilità della ‘ndrangheta.
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Concludendo, desidero reiterare l’affettuoso ringraziamento a tutti
gli studenti presenti all’odierna cerimonia.
A voi giovani intendo dedicare questa giornata come esempio concreto di un percorso che dobbiamo condividere e seguire con grande impegno e determinazione per l’affermazione della legalità anche in questo difficile territorio, dove la cronica mancanza di occupazione rende più facili i reclutamenti criminali.
Siamo certi che la collaborazione tra la Scuola e la Polizia di Stato sia l’elemento importante per diffondere la cultura della legalità e della coscienza civile delle nuove generazioni.
Siete voi giovani, che io considero preziosissimi alleati, la vera chiave di volta della ripresa del SUD, e proprio a voi chiedo un contributo e da voi mi aspetto utili suggerimenti: siate i veri protagonisti di questa realtà che vi appartiene, credeteci e lavorate insieme a noi per valorizzare il vostro territorio e per costruire un futuro nella legalità.
Noi saremo sempre al vostro fianco, sostenendovi, consigliandovi, proteggendovi, ogni qualvolta sarà necessario.
Abbiate la forza di decidere liberamente il vostro futuro, senza condizionamenti, nella consapevolezza che si può e si deve essere protagonisti nel mondo del lavoro solo grazie alle proprie capacità, alle proprie ambizioni ed alle proprie attitudini.
Auguro a tutti Voi, pertanto, un futuro ricco di soddisfazioni.
VIVA LA POLIZIA DI STATO VIVA REGGIO CALABRIA

(PHOTOGALLERY ASA)

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