Cremona. Ennesima sventagliata di arresti nell’ambito delle inchieste condotte contro il calcioscommesse. Le misure giudiziarie odierne, eseguite dalla Polizia, scaturiscono in questo caso dalle indagini della Procura della Repubblica di Cremona. Il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini ha firmato 19 provvedimenti, a fronte dei 20 che erano stati richiesti del pubblico ministero, che riteneva fossero sussistenti le condizioni anche per l’arresto di Giuseppe Sculli, attaccante del Genoa, tesi, quest’ultima, non accolta dal gip. Quattordici le ordinanze di custodia cautelare in carcere, tre agli arresti domiciliari, due i destinatari della misura dell’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. I provvedimenti hanno riguardato, tra gli altri, undici tra calciatori in attività ed ex giocatori, cinque persone di nazionalità ungherese. Questi i soggetti coinvolti: Stefano Mauri (giocatore della Lazio – custodia cautelare in carcere), Omar Milanetto (ex giocatore Genoa, ora al Padova – custodia cautelare in carcere); Kewullah Conteh (ex giocatore del Piacenza – obbligo presentazione alla polizia agiudiziaria); Jose Inacio Joelson (giocatore del Pergocrema – arresti domiciliari); Alessandro Pellicori (giocatore svincolato del Queen’s Park Rangers – custodia cautelare in carcere); Paolo Domenico Acerbis (giocatore del Vicenza – custodia cautelare in carcere) Ivan Tisci (ex calciatore – custodia cautelare in carcere); Francesco Ruopolo (calciatore del Padova – obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria); Marco Turati (giocatore del Modena; custodia cautelare in carcere); Cristian Bertani (ex giocatore del Novara, attualmente alla Sampdoria – custodia cautelare in carcere); Zoltan Kenesei ( ungherese, già detenuto in Ungheria); Matyas Lazar (ungherese già detenuto in Ungheria – custodia cautelare in carcere); Lazlo Schultz (ungherese già detenuto in Ungheria – custodia cautelare in carcere); Laslo Strasser (cittadino ungherese – custodia cautelare in carcere); Istvan Borgulya ( ungherese – custodia cautelare in carcere); Vittorio Gatti (custodia cautelare in carcere); Luca Burini, (arresti domiciliari); Daniele Ragone (arresti domiciliari). Tra gli indagati, oltre a Giuseppe Sculli, anche Antonio Conte, allenatore della Juventus, all’epoca dei fatti sulla panchian del Siena, la cui abitazione è stata perquisita dagli investigatori e Domenico Criscito, difensore della Nazionale attualemente in ritiro a Coverciano, cui è contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
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