Reggio Calabria. Ieri presso il Teatro Siracusa alle ore 19 si è tenuta una rappresentazione teatrale tratta dal “Mago di Oz”, una notissima favola. Si narra che la stessa sia nata come allegoria concernente la politica monetaria degli Stati Uniti nel 1800, che, in seguito ad una gigantesca deflazione, portò ad un arricchimento delle banche a discapito dei contadini. La soluzione avrebbe potuto essere la coniazione di monete d’argento da affiancare a quelle d’oro, che avrebbe generato un’inflazione “compensativa” consentendo ai contadini di riprendere fiato e ridurre la dimensione del debito. Ma così non fu: gli Stati Uniti continuarono ad adottare la politica delle monete d’oro a favore delle banche. Nella versione originale de “Il mago di Oz” si riconoscerebbero i personaggi che avevano contestato e dettato, nel bene e nel male, le regole dell’epoca. La versione proposta da “Città del Sole e da Legacoop sociali è invece un’allegoria sulla attuale situazione concernente la riorganizzazione delle strutture psichiatriche, resa ancora più significatica dalla partecipazione sul palcoscenico di pazienti della Struttura Alternativa, di personalità del Volontariato, di educatori di Città del Sole, di bambini, la cui presenza sul palcoscenico simboleggia il superamento dello stigma avverso il “matto“ e l’affermarsi della cultura della integrazione sociale. Il Teatro Siracusa si presentava gremito più che mai, con un pubblico davvero attento, commosso per il significato ed il messaggio che la rappresentazione racchiudeva . Protagonisti assoluti della serata sono stati loro: i pazienti della Comunità Alloggio C. Erano stati invitati all’evento il Governatore della Calabria, che ha risposto all’invito facendo presente che non poteva essere presente solo perché di ritorno dalla Georgia e che gli avrebbe fatto piacere poter esserci. Nessuno presente, ufficialmente, da parte dell’ASP , solo uno psichiatra a titolo personale. Fra il pubblico presente, con la famiglia, l’assessore alle Finanze del Comune di Reggio Calabria, Demetrio Berna , che poco tempo fa ha assunto una posizione determinata e coraggiosa avverso l’operato dell’ASP, nonostante il direttore generale faccia parte della stessa organizzazione politica. Lo stesso Berna faceva poi rilevare come significativa fosse, in negativo, l’assenza degli operatori dell’ASP all’importante manifestazione: come si fa a parlare di riabilitazione se poi non si partecipa a questi importanti eventi? Nella rappresentazione, in cui si son potuti riconoscere atteggiamenti e prese di posizione che hanno caratterizzato la vicenda della riorganizzazione delle strutture, si racconta delle peripezie di Timothy , un ragazzo che vive con gli zii. Un giorno la “Bora”, il vento che impetuoso attraversa Trieste, genera un ciclone ( che rappresenta la corrente Basagliana) che solleva la casa di Timothy, con il ragazzo e la trasporta in volo, depositandola nella ”Terra dei Fumini” (i “Matti”, rappresentati qui dai bambini). Nell’atterraggio, la casa schiaccia la malvagia Strega dell’Est (il manicomio) e libera i “fumini” dalle sbarre. La buona Strega del Nord viene a complimentarsi con Timothy per l’accaduto, e le dona le Scarpette d’Argento della defunta Strega Cattiva, che si riveleranno avere poteri magici determinanti. Lei, gli spiega, poi, che in tutto il paese di Oz esistono quattro streghe, di cui due buone ( la Strega del Nord e quella del Sud) e due cattive (la defunta Strega dell’Est e la Strega dell’Ovest) Timothy esprime subito il desiderio di tornare dagli zii e la Strega buona gli consiglia di recarsi dal Grande Mago di Oz, l’unico che avrebbe potuto aiutarlo.. La Strega buona bacia Timothy sulla fronte, affermando che grazie a quel bacio nessuno oserà fargli del male. Lungo la via, a Timothy si uniscono tre compagni di viaggio, i quali decidono di accompagnarlo per fare anche loro delle richieste personali al Mago di Oz: lo spaventapasseri vuole chiedere un cervello, l’uomo di latta vuole chiedere un cuore e il Leone Codardo vuole chiedere il coraggio. La cattiva strega dell’ovest (la cultura manicomiale), sorella della defunta strega dell’est, segue preoccupata il viaggio che Timothy e compagni si accingono a fare , cercando in tutti i modi di fermarli. Dopo mille peripezie i quattro riescono comunque a raggiungere il Grande Mago di OZ , che promette di aiutarli ad una condizione: avrebbero dovuto uccidere la Strega Cattiva dell’ovest. Timothy ed i suoi amici ci riescono, ma la strega, prima di morire liquefatta , riesce a far bere loro una terribile pozione, la numero 141 (la delibera di Giunta Regionale adottata dall’ASP per la nuova convenzione), che serve a generare un pericoloso incantesimo: riportare uno stato di prigionia. Uccisa la strega, Timothy e i compagni di viaggio tornano da OZ confidando nei suoi poteri per ottenere quanto volevano e liberarsi dall’incantesimo. Scoprono però che OZ è solo un semplice uomo che, mentendo, aveva costruito su di se un personaggio per difendere se stesso dalle sue umane debolezze . OZ va via da solo, dopo aver incoraggiato, riconoscendone le risorse, i quattro personaggi. Che però restano in balia della pozione 141. Neanche la Fata (strega del Sud) , riesce a trovare l’antidoto. Viene proiettato un filmato dal titolo OP (Ospedale Psichiatrico) , è un momento di commozione intensa. Un attore, posto fra il pubblico, suggerisce in qualche modo la soluzione alla fata . OP è un mostro e per liberarsi dall’incantesimo bisogna scacciarlo. Entrano in scena i fumini (i bambini che rappresentano i matti) rincorrono il Mostro, battendo i tacchi delle scarpette magiche di Timothy. Si leva forte la Bora (la corrente Basagliana) i fumini si danno il cambio, il mostro si sfianca, cade a terra. Si libera dalla maschera, inizia il girotondo con i fumini… “abbiamo scacciato il mostro, abbiamo scacciato il mostro” cantano tutti in coro … le coscienze di tutti noi si sono liberate del Mostro, la pozione 141 non sortisce più effetto alcuno. Emozione e lunghi applausi alla fine da parte di tutti i presenti!
Giovanni Canzoniere- Presidente Cooperativa Città del Sole