Spezzano Albanese (Cosenza). Una vicenda che ha fatto preoccupare decine e decine di famiglie di Spezzano Albanese ha trovato, a giudizio degli inquirenti, la sua conclusione investigativa con la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Castrovillari di un’ex dipendente 50enne della società Poste Italiane per abuso d’ufficio continuato, falsità materiale ed ideologica commessa da incaricato di pubblico servizio e truffa. La genesi della vicenda risale al gennaio scorso quando dagli uffici dell’INPS di Castrovillari sono state inviate decine di lettere ad ignari cittadini arbereshe e con le quali veniva intimata la restituzione di somme di denaro indebitamente percepite. Il denaro si riferiva, infatti, a pensioni i cui aventi diritto, familiari delle vittime, erano ormai deceduti. Inutili i tentativi di spiegazione, così gli “intimati” si sono rivolti ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. Dagli accertamenti effettuati caso per caso è emerso che le riscossioni sarebbero state effettuate tutte dalla medesima addetta allo sportello, tra l’altro recentemente licenziata dalla società. Le indagini hanno permesso di appurare, secondo quanto sostengono gli investogatori, che, in differenti momenti, la donna si era indebitamente appropriata di quasi 60.000 euro. Le indagini proseguono per verificare dove sia finito tanto denaro.