Reggio Calabria. “Il progetto Musa rappresenta un’ottima opportunità per i Comuni della nostra regione e può diventare uno strumento utile da affiancare alla programmazione regionale soprattutto per quanto riguarda l’aspetto legato all’assistenza alla Pubblica amministrazione per definire i Piani urbani della mobilità”. Così l’assessore ai Trasporti della regione Calabria, Luigi Fedele, nel suo intervento alla presentazione regionale del progetto Musa (Mobilità Urbana Sostenibile e Attrattori culturali), finalizzato a promuovere modelli di sviluppo economico, sociale e ambientale più sostenibili nelle città del Mezzogiorno. Per Fedele “Musa può produrre un doppio effetto: migliorare sia l’ambiente urbano che la qualità della vita per i cittadini. Abbiamo l’occasione, quindi, di sperimentare un metodo altamente innovativo che potrebbe offrire un approccio diverso per affrontare le criticità relative al traffico e alla mobilità sostenibile nei nostri Comuni”. Per l’assessore inoltre il trasporto urbano “è monopolizzato da un uso smodato dell’automobile che nel nostro Paese supera la media europea. Ecco che spetta a noi amministratori – sottolinea Fedele – sviluppare un serio disegno sull’organizzazione del sistema di mobilità, magari supportato da progetti come quello Musa, per individuare valide soluzioni alternative che abbiano come obiettivo: il rafforzamento quantitativo e qualitativo del trasporto pubblico, la promozione della mobilità pedonale e ciclabile, misure dissuasive del trasporto individuale e la definizione di sistemi di ottimizzazione dell’uso dell’auto”. “Un impegnativo lavoro di integrazione tra politiche urbane, sociali ed ambientali da attuare sul territorio per far si che nella città si integrino rinnovamento strutturale urbano con misure che promuovano l’istruzione, lo sviluppo economico, l’inclusione sociale e la protezione ambientale”. E’ il parere di Vittoria Cardilli, dirigente del dipartimento della Funzione Pubblica nel corso del suo intevento. “Il progetto Musa – ha detto – intende sviluppare le competenze del personale dei Comuni in materia di integrazione di politiche in vista del nuovo ciclo di programmazione europea per il periodo 2014/2020 il cui nuovo pacchetto legislativo relativo ai fondi strutturali stabilisce che dovrà essere garantita una soglia minima di finanziamento a sostegno dello sviluppo urbano e che questa entità di risorse dovrà essere gestita direttamente dalle città, pari al 5% delle risorse FESR assegnate allo Stato Membro”. Per il vicesindaco di Reggio Calabria, Demetrio Porcino, “Musa rappresenta un’importante possibilità di ‘fare rete’ tra città della stessa area urbana, travalicando i confini geografici o i campanilismi. È il momento giusto per affrontare insieme le sfide e le problematiche odierne, coinvolgendo altre amministrazioni vicine e i vari livelli di governo e i portatori di interesse”. “La mobilità – ha detto Porcino – è un tema di estrema attualità. Stiamo lavorando all’ampliamento dei servizi ferroviari e all’ultimazione del cosiddetto ‘Tracciolino’ che permetterà di liberare la città dal traffico di passaggio. C’è poi la scommessa della metropolitana di superficie per migliorare i collegamenti tra centro e periferia, oltre allo sperimentale sistema ‘ettometrico’ a guida automatica che partirebbe dal mare per arrivare al punto è più alto della città, al fine di decongestionare il traffico”. Il Comune di Reggio Calabria ha già un Piano urbano della mobilità ma l’obiettivo per Porcino “è migliorarlo riempiendolo di contenuti, grazie anche a progetti come Musa e ai fondi UE che ci permetteranno di rafforzare la caratteristica di Reggio quale polo turistico a vantaggio di visitatori, residenti e pendolari”. E proprio la valorizzazione degli attrattori culturali è un altro tema centrale. “Importantissimo – sottolinea il vicesindaco – poiché la cultura è volano di sviluppo sociale ed economico, invece in tempo di crisi e di scarse risorse si tende, sbagliando, a tagliare proprio in questo ambito”. Musa dunque come opportunità di sviluppo del territorio da perseguire tramite sinergie tra amministrazioni vicine. E proprio sulla necessità di fare rete Porcino ribadisce l’intenzione di una collaborazione sempre più proficua con l’altra città ‘rivale’ dello Stretto. “Reggio Calabria e Messina fanno parte della stessa area metropolitana, è illogico non fare rete. E’ strategico invece portare avanti iniziative comuni”. Ai lavori è intervenuto anche Carmelo Capone, assessore alla Mobilità del comune di Messina, secondo il quale “visti i continui tagli agli enti locali non è possibile parlare di sviluppo se non con il coinvolgimento di tutti. Stiamo lavorando da tempo ad una area integrata dello stretto di Messina che metta insieme Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Il progetto Musa è il modo giusto di procedere”. Raccogliendo la proposta di collaborazione tra i comuni dello Stretto lanciata dal collega Porcino, Capone ha poi sottolineato come sia non più rinviabile “affrontare insieme le tematiche legate all’attraversamento dello Stretto come già accaduto con il ritorno delle tariffe Ecopass”. “Questa è una delle prime iniziative concrete per un percorso unitario – ha continuato l’assessore – ma occorre fare meglio anche per le politiche di sviluppo delle due città. Messina è un luogo turistico importantissimo che convoglia a sé 100.000 turisti l’anno e l’obiettivo è includere in questo flusso il museo di Reggio Calabria con i suoi famosi Bronzi”. Capone come Porcino crede nel progetto Musa “perché l’area dello Stretto può offrire un importante apporto al turismo culturale, volano dell’economia e dello sviluppo”. “Per questo – conclude – abbiamo accolto Musa più che positivamente perchè fornisce strumenti concreti, non ultimo il coinvolgendo dei privati cittadini e dei portatori di interesse culturale”.