Sant’Andrea Apostolo dello Jonio (Catanzaro). Nelle prime ore di stamattina, i Carabinieri della Stazione di Sant’Andrea Apostolo Jonio, hanno eseguito due ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emesse dal Tribunale di Catanzaro nei confronti di Vincenzo Notaro, 25 anni, e Bruno Zambrano, 24 anni, entrambi residenti a Sant’Andrea, in merito alla rapina perpetrata in danno di un anziano invalido di Sant’Andrea. Una terza ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni di una terza persona, anch’egli di Sant’Andrea, non è stata eseguita per irreperibilità dello stesso in quanto all’estero. I reati contestati in concorso ai tre vanno dalla rapina aggravata, alle lesioni personali, alla detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, alla ricettazione, nonché la detenzione abusiva di munizioni per il solo Zambrano. Le misure scaturiscono da un’attività d’indagine avviata dai militari della Stazione di Sant’Andrea e dell’Aliquota operativa della Compagnia di Soverato a seguito della rapina perpetrata ai danni di un anziano di Sant’Andrea Superiore a fine febbraio. I malviventi, armati di una pistola, dopo aver forzato la porta dell’abitazione dell’anziano invalido, con il volto travisato, erano penetrati in casa e, dopo averlo minacciato ed esploso un colpo d’arma da fuoco che l’aveva ferito ad una gamba, erano riusciti a fuggire con un bottino di circa 500 euro. Le indagini svolte nell’immediatezza dei fatti (sopralluogo e perquisizioni) hanno consentito di raccogliere preziosi elementi indiziari utili alla ricostruzione dei fatti, supportati successivamente da diverse attività di intercettazione. Sulla scorta delle risultanze probatorie raccolte, il gip del Tribunale di Catanzaro, ritenendole granitiche ed ampiamente e dettagliatamente riscontrate, ravvisando in capo agli stessi gravi indizi di colpevolezza in ordine, nonché ritenendo sussistere valide esigenze cautelari, ha disposto nei confronti di Notaro e Zambrano la misura cautelare degli arresti domiciliari e la custodia in carcere nei confronti del terzo soggetto tuttora irreperibile. Un quarto soggetto, anch’esso di Sant’Andrea, risulta indagato a piede libero.