Cirò Marina. Arrestate due maestre per maltrattamenti su bambini di una scuola per l’infanzia

Cirò Marina (Crotone). I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura della Repubblica di Crotone, nei confronti di due maestre di una scuola per l’infanzia di Cirò Marina. La misura è frutto di un’attività di indagine condotta da N.O.R.M.- Aliquota Operativa, scaturita a seguito di una denuncia/querela per lesioni presentata il 20 gennaio presso la Stazione Carabinieri di Cirò Marina, da parte della madre di una bambina di tre anni. La donna, infatti, andando a prendere la figlia all’uscita della scuola, aveva notato sul volto un forte arrossamento e, chieste spiegazioni alla bambina ha ottenuto, per tutta risposta, che era stata la maestra a picchiarla. Nella stesso giorno un pediatra ha riscontrato ufficialmente ecchimosi e arrossamenti sulla guancia della piccola, su cui era anche visibile l’impronta di una mano. A seguito della denuncia, i militari hanno voluto chiarire se si trattasse solo di un episodio o, sebbene l’unico caso ad essere stato denunciato, fosse la spia di una serie di violenze su minori. Pertanto, d’intesa con l’autorità giudiziaria è stato deciso  di effettuare indagini più approfondite con l’ausilio di attività tecniche consistite nell’installazione di videocamere all’interno della classe gestita dalle due insegnanti. La captazione dei video è stata effettuata nel periodo tra i mesi di aprile e  maggio. L’attività investigativa ha consentito di monitorare numerosi episodi, circa 40 nell’arco di tutta l’attività, nei quali sono state registrate varie percosse ed umiliazioni subite dai piccoli. La misura, emessa dal gip del Tribunale di Crotone, dottor Russo Guarro, recepisce pienamente le risultanze investigative dei Carabinieri. Nel provvedimento si legge che le insegnanti hanno sottoposto i minori a continue sofferenze fisiche percuotendoli ripetutamente con reiterati colpi ed umiliazioni morali, cagionando loro penose condizioni di vita e costringendoli a vivere in un clima di paura e insicurezza che si evince dagli atteggiamenti monitorati di alcuni bambini i quali sembravano visibilmente terrorizzati al solo avvicinarsi delle insegnanti.

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