Reggio Calabria. Giovedì 14 Giugno 2012 l’equipaggio della Confraternita Misericordia a bordo dell’ambulanza con logo “RIVA 3”, si è trovato ad affrontare una situazione di codice rosso, salvando la vita di un paziente andato in arresto cardiaco.
I fatti:
Alle ore 09,06 la centrale operativa del 118, ricevuta la richiesta di soccorso per un paziente con dolore toracico, non essendoci ambulanze disponibili (le uniche due medicalizzate erano impegnate in altri due codici rossi), ha inviato sul posto l’ambulanza della Misericordia non medicalizzata con a bordo due soccorritori esperti, abilitati alle manovre di RCP (rianimazione cardiopolmonare).
L’equipaggio giunto in prossimità del luogo dell’intervento, ha incrociato un’autovettura con a bordo il paziente che, vista l’indisponibilità di ambulanze, era stato caricato in macchina e trasportato in ospedale. I soccorritori sono intervenuti trasbordando il paziente a bordo dell’ambulanza, la quale è partita (in codice rosso) con a bordo anche il genero (medico di professione) del malcapitato.
Percorsi alcuni metri, il paziente improvvisamente è andato in arresto cardiocircolatorio, il soccorritore senza perdere tempo, con freddezza e professionalità si è attivato a svolgere le manovre di RCP previste dal protocollo, utilizzando anche il defibrillatore (DAE) ed effettuando varie scariche.
Il cuore del paziente ha iniziato a battere nuovamente anche se lo stesso, presentava uno stato d’incoscienza.
L’autista ha provveduto ad allertare la centrale operativa del 118 chiedendo la presenza di un cardiologo e un rianimatore in modo da poter prestare immediate cure all’arrivo in pronto soccorso. Giunti a destinazione, il paziente è stato trasportato in terapia intensiva dove i sanitari di turno hanno riscontrato il perfetto funzionamento dell’organo cardiaco, provvedendo a ricoverare il paziente e si sono complimentati con l’equipaggio che grazie alle manovre eseguite, gli aveva salvato la vita evitando lesioni permanenti, in quanto in base ai protocolli internazionali dell’American Heart Association, l’erogazione precoce di una scarica con defibrillatore può determinare una percentuale di sopravvivenza tra il 49% e il 75%.
Il Governatore della Misericordia Angelo Cuzzola afferma:
Sono orgoglioso dell’opera che i ragazzi giornalmente forniscono affinchè il servizio offerto riesca a soddisfare le richieste della centrale operativa,ragazzi e ragazze in totale stato di volontariato che dedicano del tempo all’associazione affrontando una dura preparazione, seguiti dal Direttore Sanitario Dr. Giglio e dal Direttore Tecnico Dr. Alfredo Curia, medici che hanno messo a disposizione della Confraternita, la loro preparazione acquisita in tanti anni di duro servizio, in realtà diverse dalla nostra.
L’ASP di Reggio Calabria, fa orecchie da mercante alle continue segnalazioni di disservizio, non paga gli interventi che l’associazione fornisce, non ha provveduto a prorogare il servizio visto che la convenzione è scaduta il 31 Dicembre 2011, la stessa associazione sta continuando a prestare l’opera di supporto, grazie alla disponibilità dei volontari e del direttivo che ha deciso di “Fidarsi” dei vertici dell’ASP,nonostante la grave situazione economica in cui versa a causa dall’alto costo del carburante, delle cifre esose delle assicurazioni e, dalle spese sostenute per la formazione dei volontari.
Con l’intervento di oggi, abbiamo avuto dimostrazione che non servono bandi milionari per gestire un servizio così importante, la Confraternita costa all’ASP meno di centomilaeuro l’anno,offrendo mezzi idonei e personale all’avanguardia.
Basta prendere esempio dalle altre ASP della Calabria che, consapevoli dei notevoli risparmi,ottengono un servizio professionale.
A Reggio si pensa di pubblicare bandi che vanno deserti invece di garantire un servizio di primaria importanza.
Siamo consapevoli della validità del servizio che giornalmente offriamo, ci addestriamo costantemente in modo da farci trovare sempre pronti, senza fare polemica mi sento di affermare che ancora nella nostra città l’opera del volontariato viene ampiamente sottovalutata dalle istituzioni, dimenticando che nelle fasi più critiche il volontariato si è fatto carico delle difficoltà e delle mancanze
politiche e amministrative mentre bisognerebbe utilizzare al meglio queste risorse che garantirebbero una più accurata gestione del denaro pubblico.