Reggio Calabria. Abbiamo chiesto al dott. Bruno Falcomatà, dirigente medico di pronto soccorso, alcuni consigli pratici per affrontare meglio il caldo estivo e i disagi che ne derivano. Soprattutto come comportarsi in caso di emergenza: se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso, la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina, in un luogo fresco e ventilato, con le gambe sollevate, ed eseguire delle spugnature con acqua fredda. Se la persona è cosciente, somministrarle dei liquidi non ghiacciati (né alcool né caffè).
Tra le conseguenze del colpo di calore vi possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la persona non si ferisca e che non riceva nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta, magari girando la vittima su un fianco.
Nel caso di crampi, invece, non è necessario chiamare il medico. E’ importante comunque cessare ogni forma di attività fisica per alcune ore, riposare in un luogo fresco e assumere liquidi.
Più in generale: non consumare bevande troppo fredde; limitare l’uso del forno e dei fornelli; non uscire tra le 12 e le 17; non sostare sotto il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e correnti d’aria; non lasciare mai persone o animali, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole; ridurre il più possibile l’utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani; conservare i farmaci a una temperatura non superiore ai 25°.
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