Rossano. Detenuto disponeva di un telefono cellulare in reparto di alta sicurezza

Rossano Calabro (Cosenza). Un detenuto recluso all’interno del reparto di alta sicurezza del carcere di Rossano disponeva di un telefono cellulare con annesso caricabatteria. Lo hanno reso noto Damiano Bellucci e Giovanni Battista Durante, rispttivamente segretario nazionale e segretario generale aggiunto del Sappe (Sindacato autonomo agenti polizia penitenziaria). I due rappresentanti sindacali, contestualmente, hanno richiesto che siano messi a disposizione degli agenti gli strumenti necessari per il rinvenimento dei telefonini o, in alternativa, che venga predisposta la schermatura delle carceri. “Nel carcere di Rossano – riporta la nota del Sappe – la situazione è sempre difficile non solo per il sovraffollamento e la carenza di organico, ma anche e soprattutto per i difficili e conflittuali rapporti tra l’amministrazione locale e le organizzazioni sindacali, nonché  tra la stessa amministrazione e parte del personale”. ”Purtroppo -aggiungono Bellucci e Durante – i vertici dell’amministrazione nazionale e soprattutto regionale hanno dimostrato di non essere in grado di dare delle risposte adeguate a Rossano ed a tutti gli istituti della Calabria; inoltre, a distanza di quasi tre anni dalla morte dell’ex provveditore Paolo Quattrone, non sono stati ancora in grado di nominare un nuovo provveditore titolare”.

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