Centrale a carbone. “Giovane Italia” Motta San Giovanni: “Su Saline non vogliamo che si completi l’ennesimo scempio ambientale”

Motta San Giovanni (Reggio Calabria). “Su Saline Joniche non vogliamo che si completi l’ennesimo scempio ambientale”. E’ quanto afferma Antonio Romeo, segretario della “Giovane Italia” di Motta San Giovanni. “La recente decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha dato parere favorevole sulla valutazione di compatibilità ambientale al progetto della “SEI Spa”, emanazione della società svizzera “Repower”, ha favorito un ulteriore importante passo avanti nella realizzazione dell’opera. Un progetto che la Calabria non vuole. Ma soprattutto non lo vuole la comunità di Montebello Jonico-Saline estremamente preoccupata per le conseguenze ambientali e sanitarie che tale impiantio determinerebbe nel territorio, una volta realizzato”. “Come sezione territoriale «Giovane Italia» ribadiamo il nostro netto no alla realizzazione di una centrale che per quanto possibile tecnologicamente avanzata, così come prospetta la SEI, produrrebbe comunque una quantità indefinita di materiale inquinante, polveri sottili e anidride carbonica che andrebbero ad interessare una delle aree naturalisticamente più suggestive e più interessanti della Calabria”. “Saline – rileva Antonio Romeo – ha già conosciuto e sta ancora pagando le conseguenze di una fallimentare e devastante industrializzazione. Della Liquichimica ex Biosintesi, sono rimasti soltanto una lunga ciminiera di cemento armato, qualche silos e qualche cisterna arrugginita. Quell’intervento miseramente fallito a causa di pesanti speculazioni internazionali, ha creato solo precariato e la devastazione dell’unica area umida esistente in provincia di Reggio Calabria. Un’altra vergogna è rappresentata dalla Officina Grandi riparazioni FS, peraltro mai entrata in funzione. Un sogno industriale che ha represso sul nascere le enormi possibilità che il comprensorio possedeva e possiede in ambito turistico. Sappiamo che la Regione – spiega Romeo – ha predisposto un piano di investimento turistico nella zona, che sfuttando il porto, sul quale è necessario, però, un intervento risolutivo per impedire che resti ulteriormente insabbiato, crei le condizioni per un definitivo decollo economico imprenditoriale della zona, puntando su ciò che ha già: bellezze naturali, una spiaggia incantevole, un mare bellissimo, un patrimonio culturale specifico che trova nell’Area grecanica reggina la sua massima espressione. Opinioni già espresse in questi giorni da autoerevoli esponenti politici di centrodestra che coerentemente con i loro principi, come l’on. Giovanni Nucera, Segretario Questore del Consiglio regionale della Calabria hanno ribadito la loro netta contrarietà alla realizzazione della Centrale a Carbone a Saline Joniche”. Non possiamo accettare– spiega il rappresentante della “Giovane Italia” di Motta san Giovanni – quello che sarebbe un colpo definitivo e mortale alle naturali vocazioni di un territorio, nonostante l’archeologia industriale presente, ancora incontaminato e ricco di opportunità. Per questo – conclude Romeo – invitiamo le forze politiche del territorio, la Provincia di Reggio ed il Consiglio regionale ad esprimere attraverso le forme previste dalla legge ogni azione per impedire il saccheggio e la devastazione del nostro territorio, sul quale, noi giovani intendiamo costruire il nostro futuro e realizzare le nostre aspettative”.

 

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