Reggio Calabria. Con le audizioni dei segretari regionali e dei loro rappresentanti si è ufficialmente aperta la fase esecutiva delle Risoluzioni approvate dalla Commissione contro la ‘ndrangheta, rispettivamente in data 23 gennaio e 26 aprile e che impegnano l’organismo consiliare a svolgere un’attività conoscitiva sulle associazioni e i gruppi che operano in Calabria nella lotta alla ‘ndrangheta e ad ogni forma di violenza. Nel corso dell’intervento introduttivo, il presidente Magarò ha ringraziato i rappresentanti sindacali “per avere accolto l’invito della Commissione ad avviare un ragionamento sui temi della legalità indagando sulla Calabria ‘legale’ ovvero su quelle realtà positive e propositive che esercitano quotidianamente ‘antimafia sociale’. C’è un’altra Calabria diversa da quella piagnona, assistenzialista, illegale e mafiosa. Penso che questa Calabria, che è fatta di sindacato, associazionismo, volontariato non sia conosciuta abbastanza, soprattutto dal resto del Paese, ed invece abbiamo il dovere di conoscerla e ci prefiggiamo l’obiettivo di costruire la rete delle esperienze virtuose supportandole con iniziative politiche e legislative che rappresentino una sintesi operativa. L’obiettivo è quello di giungere nel prossimo autunno ad un incontro con tutti i soggetti coinvolti per giungere ad un momento di sintesi politica e di programmazione futura”. E nel calendario dell’organismo c’è già un prossimo appuntamento con la visita il 12 luglio al Comune di Isola Capo Rizzuto, cui seguiranno altre tappe nelle altre province. I rappresentanti sindacali, dal canto loro e all’unisono, “nel riconoscere l’importanza dell’iniziativa, hanno sottolineato l’esigenza di fare fronte comune, operando su due fronti. Da un lato, l’attività repressiva di magistratura e forze dell’Ordine e dall’altro, l’attività preventiva perché, per sottrarre manovalanza alla ‘ndrangheta bisogna rimettere in moto le leve del lavoro, dello sviluppo, del rilancio economico e della cultura. Fondamentale inoltre è colmare il fenomeno della ‘separatezza’ tra Stato e cittadino perché la ‘ndrangheta si annida laddove lo Stato è assente”. I lavori sono proseguiti con il secondo punto all’ordine del giorno che prevedeva l’audizione del Presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone. Legambiente ha proposto la creazione dell’Osservatorio “Ambiente e Legalità” della Regione Calabria. Il Presidente Magarò si è reso disponibile a verificare la fattibilità dell’iniziativa dopo le necessarie consultazioni. Hanno preso parte alla seduta i consiglieri Giovanni Nucera (Pdl), Gesuele Vilasi (Pdl), Bruno Censore (Pd), Salvatore Pacenza (Pdl), Mario Maiolo (Pd), Giuseppe Giordano (Idv) e Giulio Serra (Insieme per la Calabria – Scopelliti Presidente). “La Commissione sta operando su tutti i fronti con impegno costante per cercare di diffondere una cultura diversa e attivare percorsi virtuosi di legalità”. E’ quanto ha affermato a margine dei lavori della Commissione contro la ‘ndrangheta, il consigliere regionale Giulio Serra (Insieme per la Calabria – Scopelliti Presidente). “Ci auguriamo che questo lavoro – ha aggiunto – possa produrre i giusti frutti. Riconosciamo al sindacato un impegno serio e continuo testimoniato anche dalla partecipazione odierna ai lavori della Commissione. Riteniamo che solo facendo squadra e parlando tutti lo stesso linguaggio, sia dentro che fuori il Palazzo, si possano raggiungere i risultati auspicati. L’obiettivo è anche quello di divulgare il lavoro fatto per far emergere le preoccupazioni delle Istituzioni, in particolare degli Enti Locali, ma anche delle associazioni costituite a difesa dei valori come la legalità, la giustizia, la difesa ad oltranza di alcuni principi fondamentali quali la trasparenza sugli appalti e sui lavori pubblici che spesso si ramifica in altri settori ed in maniera particolare nella sanità. Mi auguro che alla fine – ha concluso – il lavoro svolto congiuntamente da tutti possa consegnare ai nostri figli una Calabria migliore”.