Vibo Valentia. I problemi legati alla grave situazione di crisi che attraversa la Casa di cura “La Madonnina” di Montesoro, alla luce di quanto accade, non sembrano essere in cima ai pensieri del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, al suo Dirigente generale del dipartimento della presidenza della Giunta regionale Franco Zoccali e al Presidente della Commissione Sanità Nazzareno Salerno che in passato avevano assicurato il loro impegno in merito alla richiesta di accreditamento presentata dai titolari della Casa Protetta. Il silenzio intervenuto sulle reiterate richieste avanzate dalla struttura sanitaria che ospita 50 pazienti disabili, soprattutto mentali, che vengono assistiti da personale medico, infermieristico, assistenti sociali, operatori socio sanitari, fisioterapisti ed altre figure, è stato intervallato dalle effimere comunicazioni di routine che Scopelliti e Zoccali hanno inviato alla Cisal, che ha assunto il sostegno della legittima rivendicazione da parte della struttura. Oggi i dipendenti de “La Madonnina”, visto l’aggravarsi della situazione, riprendono a lottare per la mancata corresponsione degli stipendi da oltre due anni, ovvero sin dall’avvio dell’attività socio sanitaria. La Cisal, di conseguenza, stamane, ha informato il Presidente Giuseppe Scopelliti, che in assenza di interventi intesi a chiarire la situazione nella prima decade del prossimo mese di luglio una delegazione di ammalati e personale di servizio, unitamente alle rappresentanze sindacali, raggiungerà Palazzo Alemanni a Catanzaro per un sit in di protesta. Se il caso lo richiede porteremo anche gli ammalati sulle sedie a rotelle. I primi a sostenere le giuste rivendicazioni del personale sono proprio gli stessi ammalati consapevoli dei forti sacrifici e dei disagi affrontati da chi li assiste, soprattutto umanamente, tutti i giorni. C’è da sperare che il caso de “La Madonnina” di Montesoro non sia sfuggito all’attenzione della Commissione regionale per la sanità. D’altra parte c’è parso di capire che l’intenzione del Presidente Nazzareno Salerno e della Commissione, nella missione vibonese, era quello di monitorare lo stato di salute della sanità su tutto il territorio e di trovare collaborazione negli interlocutori sanitari e sociali. In ogni caso non possiamo non condividere il senso del giusto rammarico espresso dal dott. Filippo Ruggero, contitolare della Casa di Cura, quando nei giorni scorsi, in occasione della visita della Commissione sanità a Vibo Valentia, si è visto escludere dal tavolo attivato in prefettura, in quanto, a differenza di altre strutture, non preventivamente avvertito. La Cisal e la proprietà de “La Madonnina” confidano nella collaudata sensibilità del Prefetto dott. Michele di Bari che è ha già dimostrato notevole interesse sullo stato di difficoltà che investe la struttura sanitaria di Montesoro, diretta dalla dott.ssa Maria Teresa Garo. Crediamo non fosse necessario ma vista la situazione vogliamo ricordare anche la presenza di una lunga lista di attesa di pazienti, soprattutto disabili mentali, che non riescono a trovare giusto conforto in strutture pubbliche e private del territorio proprio per l’assenza di posti.
Filippo Curtosi – Segretario provinciale aggiunto Cisal