Reggio Calabria. Il loro ritorno sulla scena musicale, dopo un meditato fermo estivo dello scorso anno, diventa per i Kalavrìa l’occasione per occupare uno spazio differente dagli altri gruppi etnici calabresi. I suoni arcani della terra, la nuova line up dei musicisti localizzata nelle terre dove la musica e la costruzione di lira e organetto sono pregne di storia e tradizione, hanno regalato un suono caratterizzato dai trascorsi bizantini e popolari. Il nuovo percorso musicale ha appassionato la RAI, che ha voluto la band reggina quale testimonial musicale della nostra regione nella trasmissione televisiva che sta riscuotendo un grande successo, intitolata “Terre Meravigliose”. Il programma, condotto da Federica Peluffo, andrà in onda martedì 10 luglio alle 23.30 su Rai Due e sarà visibile anche sul sito web della Rai e sulle Apps per smartphone. I Kalavrìa saranno testimonial dell’eccellenza musicale calabrese, densa di riferimenti alle antiche tradizioni ed ai suoni semplici. La puntata, girata in Calabria, sarà imperniata sulle migliori espressioni culturali, scientifiche, enogastronomiche e sociali di tutta la regione,con bellissime riprese di luoghi e monumenti. I Kalavrìa si esibiranno in una performance “unplugged” di “Mastro Kustureri”, evocando la figura del vecchio sarto che ricorda le pagine del neorealismo italiano , altre loro canzoni saranno lo sfondo musicale di servizi su Reggio Calabria e Scilla. I valori positivi dei nostri luoghi si sposano con la musica,con le piccole cose di sempre, che in questi momenti di perdita di ideali diventano la Frontiera da superare per regalarsi un po’ di tranquillità. Le eccellenze calabresi hanno il sapore forte e antico del lavoro,dell’arte ,della musica e la band di Nino Stellittano percorre le strade del ritorno al passato per inondare il presente di suoni. I loro concerti live sul territorio saranno selezionati e specifici,i prossimi impegni nel mese di luglio li vedranno protagonisti in importanti rassegne internazionali quali Artistrada in provincia di Macerata e Folkest, a Spilimbergo.