Crotone. Presso il Poliambulatorio dell’Azienda Sanitaria Provinciale, in Via Messina a Crotone, nella mattinata di lunedì, si è verificato l’ennesimo disservizio che non lascia spazio a spiegazioni tranquillizzanti e, meno che mai, a scusanti di alcun genere. Alle ore 11,30, probabilmente a causa di un sovraccarico, certo riferibile ai numerosi condizionatori attivi all’interno della struttura, nessuno dei quali però attivato nella sala d’aspetto allo scopo di alleviare le pene della sempre numerosissima utenza, si è verificato un black out con conseguente immediata interruzione di ogni esame clinico, anche del più delicato, (mammografie ecc.). I più fortunati tra gli utenti che già si erano sottoposti all’esame prenotato dopo mesi e mesi di attesa, sono stati invitati a tornare il giorno dopo per ritirare i referti, molti altri sono stati invece rinviati ad altra data al fine di poter effettuare un esame per il quale, in alcuni casi, erano in fila da tre o quattro ore. Ebbene, perché stupirsi, siamo in un territorio nel quale le liste di attesa per il ricovero nei reparti di chirurgia oncologica di Germaneto sono state bloccate da tempo, nella più assoluta completa indifferenza di tutti, anche di questa città, i cui abitanti, purtroppo, sempre più frequentemente si vedono costretti a ricorrere alle attenzioni di un centro “dedicato” all’oncologia. Ed ancora, è di questi giorni la notizia che il Professor Mauro Cassese, responsabile a Catanzaro di un’efficientissima Unità di Cardiochirurgia che tante vite ha salvato, ha annunziato la propria dipartita addirittura dalla Calabria, quindi, perché stupirsi che un Poliambulatorio di una città capoluogo di provincia, che tale rimarrà ancora per poco, presenti delle inefficienze degne di un Paese sottosviluppato. Ebbene sarà forse il caso di incominciare ad organizzare voli charter dall’oramai agonizzante Aeroporto di Sant’ Anna al fine di consentire all’intera cittadinanza di sottoporsi al più banale esame diagnostico senza così dovere rischiare attese vane e probabili colpi di calore ? Ci auguriamo di no anche perché i cittadini di questa città pagano ticket e tasse in abbondanza e sarà quindi il caso di iniziare a richiedere un’adeguata contropartita a chi le strutture sanitarie della nostra città le gestisce così male.
Saverio Marafioti e Fabrizio Meo (Democrazia Orizzontale)