Vibo Valentia. Si è appena concluso all’Hotel 501 di Vibo Valentia il primo Congresso regionale della federazione nata in Calabria tra MpA e Autonomia e Diritti. Un’assemblea che ha visto una folta rappresentanza proveniente da tutte le cinque province della regione. All’ordine del giorno dei lavori: la discussione sulla linea politica e l’elezione dei 24 delegati (votati per acclamazione sulla base d’una lista unitaria) che il 7 e l’8 luglio prossimi parteciperanno a Roma al congresso nazionale del movimento. Nel suo intervento d’apertura, Bianca Rende, coordinatrice regionale, ha proposto che “l’Mpa assuma una dimensione nazionale, in difesa del Mezzogiorno, che sia presente in tutte regioni d’Italia e che sia dialogante con le altre forze politiche”. I lavori del congresso sono stati presieduti dall’onoevole Piscitello, responsabile organizzativo del Movimento. Numerosi gli interventi nel corso del dibattito, convergenti, tutti, sulla necessità d’una strenua difesa del Sud, unitamente ad una sempre vigile attenzione nei confronti dei problemi della Calabria. In particolare, sul tema delle alleanze, è stata ribadita l’opposizione alla destra populista regionale, rispetto alla quale è stato espresso un giudizio negativo sull’azione di governo. L’esigenza emersa è stata quella di aprirsi al dialogo e alle eventuali alleanze con quei partiti che centrano la loro attenzione sul Sud. Le conclusioni sono state affidate al coordinatore nazionale Agazio Loiero, per il quale “è vero che il nostro è un partito che nasce nel Sud ma oggi ha l’ambizione di insediarsi al Nord. In questi mesi, in tal senso, è stato fatto un grande lavoro, naturalmente in questo clima di demonizzazione del sud questo è un compito assai difficile, che bisogna pur fare, perché oggi il Mezzogiorno è allo stremo, e diventa complicatissimo difendere i bisogni più che gli interessi del sud in un momento in cui dalla sanità al lavoro tutti i settori vivono una crisi acutissima. Dobbiamo quindi trovare il meglio di noi tutti, sprigionare le energie più vitali e metterle al servizio di una regione oggi allo sbando. Bisognerà anche – ha aggiunto Loiero – immaginare delle forme di protesta molto forte per tutto quello che sta succedendo nella nostra regione”.