Reggio Calabria. Ancora una volta Futuro e Libertà è costretta a prendere atto che l’attuale Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Demetrio Arena ha affrontato in maniera inadeguata le problematiche afferenti il futuro occupazionale del territorio. Ci riferiamo, in particolare, alla grave crisi che sta investendo una delle più importanti società di servizi presenti nel territorio reggino: la Multiservizi. E’ noto che le quote societarie della Multiservizi erano detenute per il 51% dal Comune di Reggio Calabria e per il 49% da soggetto privato facente capo alla GST srl. E’ proprio sulla titolarità della quota minoritaria della Multiservizi che si era aperto di recente un vortice di aspre polemiche e di indagini sulle presunte infiltrazioni mafiose, imputabili appunto a tale soggetto privato, e che hanno rappresentato una delle principali motivazioni per cui la Commissione d’Accesso Antimafia è giunta in città. La Giunta Comunale aveva precedentemente pensato che la soluzione più opportuna per tirare fuori dai brogli la Multiservizi fosse quella di deliberare l’acquisizione da parte del Comune del 49% delle quote del socio privato, e la conseguente trasformazione in house della società stessa. Tale delibera, però, non aveva tenuto conto del decreto “Liberalizzazioni” con il quale il Governo Monti ha recepito molte delle indicazioni dell’Antitrust, rendendo la decisione dell’Amministrazione Comunale assolutamente inattuabile. Peraltro, tale acquisizione avrebbe comportato per le casse del Comune una spesa davvero insostenibile, viste le gravi condizioni economico finanziarie in cui versa il Comune stesso. Oggi, alla luce dello scioglimento della società a causa della negazione del certificato antimafia da parte della Prefettura, sarebbe auspicabile la riacquisizione, da parte del Comune, della gestione diretta dei servizi da essa gestiti, salvaguardando, ovviamente, tutti i posti di lavoro. Il problema che si intravede all’orizzonte, però, deriva dalla probabile complicazione che nascerà sul piano giuridico per l’acquisizione da parte del Comune di quella parte di lavoratori della Multiservizi che non sono dipendenti comunali. Infatti, l’interrogativo che ci poniamo è il seguente: “il Comune potrà effettuare tali assunzioni, dal momento che ha sforato notevolmente i parametri previsti dal patto di stabilità?”. Se il Comune non si troverà nelle condizioni di poter assumere quei lavoratori della Multiservizi che non risultano essere dipendenti comunali, l’unica soluzione che si prospetta è che, nell’ottica dei referendum che hanno sancito la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini di liberalizzare i principali servizi pubblici, si ceda tale servizio ad una nuova società privata tramite una gara d’appalto che, ponendo dei vincoli stringenti di legalità, garantisca un servizio efficiente, costi concordati e salvaguardia degli attuali posti di lavoro. Purtroppo tale situazione è figlia di scorrette politiche volte alla creazione di carrozzoni clientelari utili solo a creare nella popolazione l’illusione di lavoro sicuro. Ci auguriamo sinceramente che la classe politica che oggi governa la città riesca finalmente ad attuare degli interventi strutturali utili per uscire fuori da questa crisi senza precedenti e che affronti in maniera adeguata e tempestiva le problematiche che riguardano il futuro occupazionale del suo territorio. Futuro e Libertà si impegna a seguire con attenzione l’evolversi di tale grave situazione, esprimendo, altresì, estrema solidarietà a tutti i lavoratori che con spirito di abnegazione stanno continuando a lavorare, garantendo alla cittadinanza l’erogazione regolare dei servizi.
Dottoressa Teresa Catalano – Coordinatrice Cittadina di Futuro e Libertà