Messina. Alle prime luci di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro, coordinati dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, Giuseppe Verzera, a conclusione di una complessa ed articolata attività info investigativa, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal gip del Tribunale di Messina, Maria Vermiglio, hanno tratto in arresto un fisioterapista, originario della provincia di Reggio Calabria, Stefano Andrea Violi, di 35 anni, nato a Melito di Porto Salvo (RC), ma residente a Bova Marina (RC), incensurato, impiegato in un noto centro medico specializzato del capoluogo peloritano, poiché ritenuto responsabile di favoreggiamento personale aggravato dall’agevolazione mafiosa.
L’attività investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Messina Centro si è sviluppata successivamente all’arresto, il 17 settembre 2007, da parte dei Carabinieri della Sezione Anticrimine di Milano, di Francesco Pelle, cl. 1977, alias “Ciccio Pakistan”, inserito dal Ministero dell’Interno nella lista dei “100 catturandi” più pericolosi, ritenuto dagli inquirenti figura di vertice appartenente all’omonima cosca “ndranghetista” calabrese, indiziato di essere coinvolto nella “faida di San Luca” e nella “strage di Duisburg”, all’epoca latitante da oltre un anno.
I Carabinieri del Ros avevano arrestato il latitante, mentre si trovava ricoverato presso il reparto di neuro-riabilitazione della Fondazione “Maugeri” di Pavia, dove era giunto all’inizio del mese di luglio; l’uomo, in seguito ad un agguato, in data 31 luglio 2006, presso la sua abitazione di Africo Nuovo (RC), era stato attinto da colpi di arma da fuoco alla schiena, riportando lesioni tali da ridurlo in condizioni di disabilità ed obbligarlo a ricorrere a cure mediche specialistiche di tipo riabilitativo.
In particolare, nel corso delle indagini, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Messina Centro, sviluppando ed incrociando diversi dati info-investigativi, hanno appurato che, dal dicembre 2007 al maggio 2008, il latitante era stato ricoverato presso il reparto di riabilitazione del Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, su interessamento, sempre secondo l’accusa, di Stefano Andrea Violi, il quale, all’epoca dei fatti, prestava servizio nella struttura medico-riabilitativa, quale fisioterapista.
Il latitante, che presentava un quadro anamnestico riconducibile a ferite d’arma da fuoco conseguenti ad un incidente di caccia, stando alla documentazione acquisita dai militari, è stato dimesso contro il parere dei sanitari a metà maggio 2008 e durante tutto il periodo di degenza riabilitativa sarebbe stato seguito proprio dal Violi, residente a Bova Marina, Comune distante una trentina di km. da Africo Nuovo (RC), già luogo di abituale dimora del latitante.
I Carabinieri della Compagnia di Messina Centro sono giunti a stringere il cerchio su Stefano Andrea Violi mediante uno studio attento dei tabulati telefonici riconducibili al professionista calabrese, il quale, nei giorni concomitanti il ricovero del latitante, avrebbe avuto diversi contatti telefonici con parenti di quest’ultimo.
L’esame dei dati telefonici ha trovato inoltre un favorevole riscontro nella documentazione acquisita dai militari; le cartelle cliniche ed i registri di uscita ed entrata nei nosocomi interessati, riportavano, sostanzialmente, le stesse date in cui il Violi veniva contattato da soggetti vicini al Pelle.
All’alba di oggi, pertanto, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro coadiuvati nella fase esecutiva dai militari della Compagnia di Melito Porto Salvo (RC), dopo avere fatto irruzione all’interno dell’abitazione del noto professionista, ubicata in Melito Porto Salvo (RC), lo hanno prelevato e condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.
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